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Oristano

Più medici al Delogu, ecco il piano della Regione

di Maria Antonietta Cossu
Più medici al Delogu, ecco il piano della Regione

Nieddu: «Applicheremo un modello a pendolo col personale delle Assl vicine» Nuove assunzioni, accordi con i sindacati e rotazione dei sostituti

06 novembre 2019
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GHILARZA. Una procedura di assunzione per impinguare l'organico di Medicina interna e un'intesa con i sindacati finalizzata all'impiego delle guardie mediche nei punti di primo intervento.

Sono queste le strade che verranno battute per garantire la regolarità dei servizi sanitari all'ospedale Delogu, dove ultimamente si è riaffacciato lo spettro della chiusura temporanea del presidio del soccorso.

Non va molto meglio nel reparto degenze, che ultimamente ha dovuto fare a meno dell'apporto a tempo pieno di due specialisti. Ieri la situazione del nosocomio ghilarzese ha riunito intorno a un tavolo, nel tentativo di trovare una soluzione praticabile in tempi accettabili, l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, il presidente della commissione Salute, Domenico Gallus, il commissario straordinario dell'Ats Giorgio Steri e il direttore dei presidi ospedalieri dell' azienda unica, Sergio Pili. Mancava il direttore della Assl Mariano Meloni.

Dalla riunione è venuto fuori un pacchetto di interventi con i quali garantire la stabilità a lungo termine dei servizi sanitari in perenne affanno.

Le soluzioni provvisorie dovrebbero consentire al reparto di Medicina e al punto di primo intervento del presidio ospedaliero del Guilcer di funzionare fino a quando non sarà espletata la selezione per l'assunzione di alcuni specialisti destinati alla cura delle acuzie (si parla di almeno tre o quattro unità) e non sarà raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per l'utilizzo dei medici di continuità assistenziale nel pronto soccorso del Delogu.

Nel frattempo il personale di Medicina interna sarà supportato dai medici dirigenti in servizio nelle Assl contigue all'azienda sanitaria oristanese, e quindi da Nuoro e Sassari, che a turno “presteranno” i loro medici.

In attesa dell'iniezione di nuove unità professionali attraverso il concorso, infatti, sarà istituita una graduatoria dei dirigenti medici in servizio all'Azienda tutela della Salute, «che dovranno ruotare e coprire le necessità del Delogu con turni non inferiori a una settimana». Questo almeno è quanto ritengono fattibile in Regione.

Il presidente della sesta commissione regionale Salute e politiche sociali, Domenico Gallus, ha auspicato che alle dichiarazioni d'intento seguano subito i fatti. «Accolgo con favore le decisioni prese oggi – ha dichiarato il consigliere al termine della riunione – e soprattutto mi auguro che diventino quanto prima definitive».

Secondo l'assessore alla Sanità Mario Nieddu è stato fatto un importante passo avanti per rispondere concretamente all'emergenza.

«Il nostro impegno – ha rimarcato Mario Nieddu– resta quello di scongiurare la chiusura dei presidi sanitari nel territorio utilizzando al meglio le risorse a disposizione. Per garantire la continuità dei servizi confidiamo nella collaborazione tra i presidi e nell'applicazione del modello “a pendolo”. Basterà questa originale immagine a tranquillizzare i medici e le loro sigle sindacali? Lo si saprà in tempi brevi.

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