La Nuova Sardegna

Oristano

Vietato bere dal rubinetto nelle borgate marine

di Piero Marongiu
Vietato bere dal rubinetto nelle borgate marine

Dalla costa di Cuglieri a quella di San Vero Milis continuano le restrizioni idriche Troppi trialometani e così le case al mare restano senza acqua potabile

17 novembre 2019
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CUGLIERI. Con l’intensificarsi delle prime piogge autunnali, puntuale come un orologio, l’acqua del pozzo di Mandrainas, che alimenta diversi paesi della provincia, compresa la borgata marina di S’archittu, diventa inutilizzabile. Il problema è sempre lo stesso: trialometani in misura maggiore rispetto ai limiti consentiti. Il composto viene usato per disinfettare l’acqua e renderla potabile, ma quando è in eccesso diventa pericoloso per l’uomo. La soglia non deve superare i 30 microgrammi per litro, invece, la misurazione effettuata qualche giorno fa dai tecnici, ne ha evidenziato poco più di 42.

Troppi. E allora, per precauzione, il vice sindaco Bruno Pibiri ha firmato un’ordinanza che ne vieta il consumo per bere o per cucinare finché i parametri non rientrano nei limiti. Un disagio per i residenti della borgata, peraltro accentuato dal fatto che diverse persone non hanno visto l’autobotte di Abbanoa che ieri mattina avrebbe dovuto sostare all’ingresso della località e un disagio ancora maggiore per gli esercizi commerciali, che con l’acqua della rete non possono fare neppure un caffè ai loro clienti. Eppure, copia dell’ordinanza è stata regolarmente inviata a tutti gli organi competenti, comprese l’Assl e la stessa Abbanoa. Ma dell’autobotte ,nella giornata di ieri, neppure l’ombra. Tutto rimandato a questa mattina, con buona pace dei residenti che l’acqua da bere l’hanno dovuta acquistare.

Lo stesso problema tocca i residenti delle borgate di Putzu Idu, Mandriola, S’Anea Scoada, Su Pallosu e Sa Rocca Tunda, nella marina di San Vero Milis, dove l’ordinanza di divieto di usare l’acqua è in vigore dal 24 settembre. Un disagio prima intollerabile, adesso sopportato con il fatalismo che accompagna la consapevolezza di non poter far nulla per risolvere il problema. L’amministrazione comunale effettua in proprio i controlli, con cadenza quindicinale, per monitorare costantemente la situazione. «Il problema si risolve soltanto con interventi da effettuarsi nel pozzo e nella rete, prima di tutto con un’efficace operazione di pulizia e bonifica delle tubature – dice il sindaco Luigi Tedeschi –, poi con la sostituzione delle apparecchiature che servono per aggiungere il cloro all’acqua con altre più moderne. Cosa che, per quanto di nostra competenza, stiamo facendo». Intanto che si attendono gli interventi alla fonte e nella rete, i cittadini di s’Archittu e quelli delle borgate sanveresi, subiscono i disagi e continuano a pagare le bollette che arrivano da Abbanoa e dal Comune di San Vero Milis.

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