La Nuova Sardegna

Oristano

Trenino verde dimenticato «Subito i fondi promessi»

Trenino verde dimenticato «Subito i fondi promessi»

Paolo Pisu, coordinatore del comitato, si appella al presidente Solinas «Non sappiamo che fine hanno fatto i dieci milioni stanziati nel 2018»

19 novembre 2019
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LACONI. Il Trenino verde della Sardegna attende risposte urgenti dalla Regione. E mentre non mancano gli esempi positivi di come le ferrovie storiche altrove vengono valorizzate con successo, in Sardegna, nonostante gli impegni assunti, il progetto di rilancio e valorizzazione di questo importante attrattore turistico, fondamentale per lo sviluppo dei territori interessati e in particolare delle zone interne, fatica a decollare. Per mantenere fede agli impegni non resta, dunque, che fare pressione sulla Regione perché rispetti gli accordi. «Dobbiamo insistere per incontrare il presidente Solinas e gli Assessori per capire se questa amministrazione regionale intenda mantenere gli impegni presi in campagna elettorale. Non sappiamo neppure come si intende procedere nella spendita dei fondi già assegnati dalla Giunta precedente», dice Paolo Pisu, coordinatore del Comitato per il Trenino verde. Il riferimento è ai 10 milioni di euro di fondi straordinari assegnati nel 2018 che devono essere spesi, ma «non si conoscono – mette in evidenza Pisu – i tempi dei progetti, delle gare e dei collaudi a suo tempo previsti». Insomma gli impegni ci sono, ma i mesi passano e c’è ancora molto da fare per attuare il protocollo d’intesa, firmato lo scorso anno tra Presidenza della Regione, Arst, e Comitato, che prevede un piano di rilancio con importanti investimenti in grado di valorizzare questo importante attrattore turistico. E mentre il Comitato dovrà decidere le prossime mosse, in calendario c’è un importante appuntamento, il 22 novembre a Belvì, con un convegno, organizzato da Alturs - Alleanza per un Turismo Responsabile e Sostenibile in Sardegna e Comitato per il Trenino verde della Sardegna. Tema del convegno: “Quale Turismo Ferroviario per la Sardegna”, con una tavola rotonda dedicata ai modelli marketing di coinvolgimento e di valorizzazione dei territori necessari al rilancio del turismo ferroviario. Nell’ambito dei lavori si illustreranno anche le potenzialità offerte dalla legge 128 del 2017 che ha come finalità, appunto, la salvaguardia e la valorizzazione delle tratte ferroviarie di particolare pregio e, a tal proposito, va sottolineato che l’isola possiede quasi il 35% dei tracciati ferroviari storici italiani, tutelati proprio dalla legge 128/2017. Valorizzare la ferrovia, dunque, si traduce in un rilancio economico per le zone interne. Tra gli obiettivi, soprattutto per quel che riguarda la tratta Laconi-Sorgono, c’è quello di realizzare “corridoi ambientali” per favorire la costruzione di una offerta turistica sostenibile ad alto contenuto naturalistico, paesaggistico, culturale ed enogastronomico, con la creazione di nuove iniziative imprenditoriali che siano compatibili con l’identità dei luoghi. (iv.ful.)

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