La Nuova Sardegna

Oristano

L’elisoccorso è in ritardo: a Ghilarza l'odissea di un paziente

Maria Antonietta Cossu
L’elisoccorso è in ritardo: a Ghilarza l'odissea di un paziente

Il comitato per l’ospedale: «Col pronto soccorso chiuso non doveva accadere»

09 dicembre 2019
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GHILARZA. Di certo non immaginava affatto, il paziente che ieri si è presentato al pronto soccorso con un sospetto principio d’infarto, che oltre alla tensione e alla preoccupazione per le precarie condizioni di salute sarebbe dovuto andare incontro allo stress provocato da un’incredibile serie di contrattempi che avrebbero potuto aggravare il suo stato e che di sicuro ne hanno ritardato il ricovero. In mattinata ha raggiunto il presidio di primo intervento del Delogu, chiuso da oltre un mese. L’hanno soccorso le guardie mediche, che però sono arrivate con qualche minuto di ritardo a causa del guasto al telefono in linea esterna, fuori uso da giorni nonostante la segnalazione al servizio informatico di Oristano inoltrata tempestivamente sia per la sede di continuità assistenziale di Ghilarza che per il presidio di Suni.

La guardia medica del Delogu ha allertato la centrale operativa del 118, che a sua volta ha richiesto l’intervento urgente dell’elisoccorso e ha disposto l’invio di un’ambulanza. Non essendo disponibile in quel momento il mezzo del servizio d’emergenza territoriale, è stata allertata un’ambulanza non medicalizzata. Un altro imprevisto che avrebbe potuto esporre il paziente a conseguenze ancora più serie. A questa carenza hanno sopperito gli operatori di guardia medica e i volontari della Libera associazione del soccorso di Ghilarza, che insieme hanno trasportato il paziente nel luogo stabilito per il trasbordo sul velivolo dell’Areus.

Lì i sanitari e i volontari del soccorso hanno atteso invano che l’elicottero arrivasse, dopodiché hanno dovuto fare marcia indietro alla volta dell’ospedale cittadino. Dopo circa mezz’ora è stata data comunicazione della partenza di un elicottero diretto a Ghilarza. Da quel momento in poi non si sono avute più notizie delle condizioni del paziente e della struttura sanitaria alla quale è stato affidato, né sono ancora chiare le ragioni del tardato arrivo dell’elisoccorso. Il fatto è stato denunciato dal comitato in difesa del Delogu per evidenziare le falle del sistema dell’emergenza-urgenza, che con un presidio chiuso avrebbe dovuto funzionare senza il minimo intoppo. «Confusi tra sdegno e ribellione, non ci rimane che sperare che allo sfortunato paziente la fortuna sia stata amica», ha commentato il portavoce Raffaele Manca dopo aver segnalato l’accaduto all’Ats, all’Assl e all’Areus «Che hanno il dovere e il compito di intervenire» ha rimarcato l'esponente del coordinamento, lamentando sia le carenze del servizio di emergenza urgenza a terra che di quello gestito dall’Areus.

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