La Nuova Sardegna

Oristano

Il giovane Gramsci apre la casa museo del nonno

Ghilarza, inaugurazione del festival dedicato al pensatore. Nasce il primo blocco del polo museale

13 dicembre 2019
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GHILARZA. L’International Gramsci festival celebra un gigante del Novecento attraverso la rilettura del suo lascito politico e culturale, ma ne svela anche la dimensione più intima e umana. Gli affetti, il legame con Ghilarza e con il territorio, l’impatto emotivo di un giovane universitario con una realtà lontana dal contesto rurale in cui aveva vissuto, sono parte di una narrazione che si snoda tra la casa del grande pensatore, la vecchia sede del Partito comunista, l’Agorà e le strade limitrofe, le stazioni della tre giorni di mostre, dibattiti e conferenze organizzata in occasione della riapertura della Casa Museo.

L’inaugurazione del primo blocco del futuro polo museale è stata lo spartiacque di un percorso volto a documentare il prima e il dopo Gramsci dirigente di partito, «Le sue radici e ciò che egli ha rappresentato una volta conclusa l’esperienza del Pci e del socialismo reale», ha spiegato il presidente della Fondazione Casa Museo Gramsci Giorgio Macciotta.

Il nuovo corso si è aperto con un gesto fortemente simbolico: Antonio Gramsci jr ha ricevuto in consegna le chiavi e ha aperto la porta della casa del nonno. Al suo interno è esposta una raccolta di foto dei membri della famiglia Schucht curata dallo stesso Gramsci, che alla presentazione ha confessato l’emozione di tornare a Ghilarza e di rivedere «luoghi a me particolarmente cari».

Maria Antonietta Cossu

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