La Nuova Sardegna

Oristano

Indennità, protesta in Consiglio

di Michela Cuccu
Indennità, protesta in Consiglio

I dipendenti indosseranno una fascia arancione contro la decisione dell’amministrazione

18 dicembre 2019
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ORISTANO. Avranno una fascia arancione al braccio durante le ore di lavoro. In più questo pomeriggio, una delegazione di dipendenti comunali presidierà in aula la seduta del Consiglio. Si fa quindi duro lo scontro sul contratto integrativo andato avanti in queste settimane a suon di documenti. Lo scoglio da superare è sempre quello dell’importo delle indennità di servizio esterno per gli agenti della polizia locale: per gli altri lavoratori sono troppi i 4 euro giornalieri fissati dall’amministrazione comunale nel pre accordo che ha segnato una profonda spaccatura fra i lavoratori e le segreterie sindacali territoriali.

Da una parte della barricata ci sono Cisl e Uil che hanno sottoscritto la proposta del Comune, dall’altra ci sono la Cgil e l’Usb che non hanno firmato, ma soprattutto, ci sono le Rsu e l’assemblea dei dipendenti che a prescindere dall’appartenenza sindacale hanno annunciato che non firmeranno l’accordo, chiedendo una miglior distribuzione delle risorse a disposizione in maniera che tutti i dipendenti, senza esclusioni, possano goderne.

Qualche giorno fa i lavoratori si sono riuniti in assemblea e hanno deliberato una serie di azioni di protesta «per l’atteggiamento dell’amministrazione che non ha voluto in alcun modo rivalutare i contenuti del contratto decentrato integrativo alla luce delle forti critiche fatte dalle rsu e sostenute dall’assemblea» si legge in una nota che annuncia una nuova assemblea da tenere domani mattina, in concomitanza con la convocazione della delegazione trattante per la firma definitiva del contratto. È quindi prevista una nuova assemblea la vigilia di Natale a mezzogiorno.

L’inasprimento della vertenza è ancora più evidente nella lettera di risposta inviata al sindaco Andrea Lutzu e all’assessora al Personale, Pupa Tarantini. Scrivono infatti i componenti delle Rsu: «Siamo sconcertati e stupiti: la vostra nota evidenzia una totale assenza della conoscenza del meccanismo delle relazioni e delle rappresentanze sindacali laddove viene riportato, con l’evidente intento di volerne sminuire il ruolo, l’espressione del malcontento come manifestazione di “alcuni componenti della rsu” e, ancor peggio, per il tono dubitativo della perifrasi con quel “a loro dire” sulla posizione espressa dall’assemblea dei lavoratori, partecipata da 79 dipendenti», si legge nella lettera che prosegue spiegando che la normativa assegni ruoli precisi alle Rsu «che assume le proprie decisioni a maggioranza e che opera come soggetto unitario».

La nota dei sindacati ricorda che quella era l’unica proposta fatta dalla Rsu «frutto di una faticosa sintesi, per tutelare la platea più ampia possibile di lavoratori del Comune e rimodulata per condividere una ragionevole sintesi. Pertanto appare del tutto inopportuno qualsiasi richiamo alle posizioni minoritarie di tre membri della rsu, che non possono essere certo assunte a fondamento dell’esito della trattativa, mentre rilevano come posizioni personali e, a questo punto, come la tutela di un mero interesse corporativistico di una ben più ridotta platea di lavoratori».

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