La Nuova Sardegna

Oristano

Indennità ai vigili, l’aula è compatta: «Lutzu non firmi»

di Davide Pinna
Indennità ai vigili, l’aula è compatta: «Lutzu non firmi»

L’intero consiglio comunale chiede di rinviare l’accordo Presenti anche i lavoratori contrari. Il sindaco decide oggi

19 dicembre 2019
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ORISTANO. È una vittoria quella che si portano a casa i lavoratori del Comune durante il primo giorno di mobilitazione contro la bozza di contratto decentrato che l’amministrazione vuole firmare e nella quale si prevede di stabilire una diaria di quattro euro all’ora per i vigili urbani che svolgono servizio in strada, riducendo così le risorse a disposizione per la progressione orizzontale degli altri dipendenti. La vittoria per ora è simbolica, ma potrebbe avere un peso rilevante: l’intero consiglio comunale, per voce del capogruppo del Partito Democratico Efisio Sanna, ha chiesto al sindaco di incontrare i lavoratori e la rappresentanza sindacale e rinviare quindi la firma del contratto, fissata per domani, con le due organizzazioni che l’hanno accettata, Cisl e Uil, e con i rappresentanti della polizia locale nella Rsu.

Per ora dal sindaco Lutzu nessuna risposta ufficiale. Interpellato ha fatto sapere che le valutazioni sul da farsi saranno effettuate oggi, fuori da quel consiglio comunale convocato ieri sera e che è stato il teatro dello sconto. Alla seduta ha preso parte una delegazione dei lavoratori in stato di agitazione, tutti con fiocco arancione, il colore scelto come simbolo della protesta.

All’inizio dei lavori dell’aula i lavoratori hanno regalato al sindaco un fiore arancione, ma il dono non aveva certo il significato dell’offerta di pace. «Questo è il primo passo, siamo pronti a continuare e penso proprio che non andremo all’invito di Natale offerto dal sindaco il 24 e anzi organizzeremo una controfesta: non ci sembra ci sia il clima adatto. Ovviamente lasciamo le porte aperte per ulteriori trattative», ha spiegato Giancarlo Deligia, rappresentante del Sindacato Generale di Base che guida la protesta insieme alla Cgil e all’Usb.

Se non si dovesse trovare la soluzione, non si esclude nemmeno lo sciopero: «Se dovessero firmare il contratto e quindi imporlo alla maggioranza dei lavoratori, che si è espressa contrariamente in assemblea, inizierebbe lo stato di agitazione. Chiaramente useremo tutte le ore di assemblea sindacale a nostra disposizione e metteremo in piedi le azioni decise dall’assemblea».

La posizione dei consiglieri comunali è arrivata dopo una conferenza dei capigruppo con annessa audizione della delegazione dei lavoratori. «Non vogliamo entrare nel merito della contrattazione – ha detto Efisio Sanna in un intervento al termine dell’incontro – e non vogliamo neanche attaccare il sindaco: semplicemente, dato che c'è una forte volontà dei lavoratori e che la contrattazione parte da indirizzi politici, chiediamo al sindaco di rinviare la firma e arrivare, se possibile, a un nuovo accordo con le organizzazioni sindacali».

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