La Nuova Sardegna

Oristano

Medici sostituti a Ghilarza, arriva il conto per l’Assl

Medici sostituti a Ghilarza, arriva il conto per l’Assl

Oltre mille euro al giorno il costo per l’invio del personale da Sassari La convenzione con l’Azienda universitaria turritana avrà la durata di un anno

21 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





GHILARZA. Quanto è costato coprire i buchi di personale medico ad agosto nel reparto di medicina dell’ospedale di Ghilarza? Mille euro, ma al giorno.

È quanto emerge dalla liquidazione della fattura con la quale la Assl di Oristano ha pagato l’azienda ospedaliera di Sassari, con la quale è stata sottoscritta apposita convenzione, pr sei giorni di prestazioni fornite da due medici della azienda ospedaliera universitaria di Sassari.

La determina della Assl di Oristano prevede infatti la liquidazione di 6381 euro alla azienda sassarese per le prestazioni effettuate da un medico, lo stesso direttore della struttura complessa di medicina interna del Santissima Annunziata Francesco Bandiera il 6 agosto e da una sua collega, Fulvia Ferrari, il 5, l’8, il 12, il 14 e il 23 agosto. In totale sei giorni, coperti amministrativamente solo a posteriori.

Infatti a meno che non vi siano errori di trascrizione sull’intero documento, la delibera dell’azienda universitaria di Sassari è del 6 settembre, recepita dal commissario straordinario della Ats il 23 ottobre, mentre a seguire questo mese ci sarebbe stata la convenzione tra Ats e Azienda mista. Il dubbio sta nel fatto che la data è il 96 dicembre del 2019: probabilmente un errore per il 6 dicembre. In ogni caso la fattura emessa da Sassari porta la data del 21 ottobre, e nei giorni scorsi è stata assunta la determina con la quale si autorizzava la spesa.

Si vengono così a determinare i costi di quella operazione, avvenuta in piena estate e in emergenza di personale e funzionale all’ospedale di Ghilarza. Oltre a Sassari era previsto anche l’invio di un medico da Cagliari per coprire i buchi in organico determinati a medicina e al pronto soccorso. Quelli a medicina sono stati risolti, quelli invece relativi al punto di primo soccorso del Delogu invece no, al punto che ancora oggi la struttura è chiusa e non si sa quando sarà aperta, da quanti medici sarà composto l’organico, quali prestazioni saranno assicurate e che rapporto ci sarà con il servizio di emerge-urgenza del 118 e con le guardie mediche presenti nel territorio. Tutti elementi, questi, non ancora definiti dalla Assl e dall’Ats nonostante il pressing che il presidente della commissione sanità del consiglio regionale Domenico Gallus ha esercitato per risolvere i dubbi sul servizio complessivo del Delogu. I due medici assunti per il pronto soccorso del Delogu, comunque non sono ancora entrati in servizio a Ghilarza. Uno di questi sta svolgendo pratica a Oristano.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative