La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, Capodanno in cella a causa di un petardo

Michela Cuccu
Oristano, Capodanno in cella a causa di un petardo

Il 33enne Matteo Zucca ha patteggiato la pena di sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale

31 dicembre 2019
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ORISTANO. Sei mesi e venti giorni di carcere, senza la condizionale: è costata davvero cara ad un giovane oristanese non resistere alla voglia matta di far esplodere un petardo in strada. In realtà non è stata l’ordinanza emessa dal sindaco (che prevede unicamente il pagamento di una multa) la vera causa della sentenza che l’avvocato del giovane, Pier Gavino Paolini e il pubblico ministero, Ivan Sanna, hanno patteggiato ieri mattina nell’udienza per direttissima, dinanzi alla giudice Serena Corrias. Piuttosto è stato il rifiuto di dare le proprie generalità agli agenti della volante della polizia, arrivati sul posto un istante dopo l’esplosione del petardo che era finito su un’auto parcheggiata. Il protagonista della vicenda, Matteo Zucca, di 33 anni, venerdì pomeriggio era al bar Edoné di via Sassari, nel quartiere di Sant’Efisio. Secondo la ricostruzione, Zucca, dopo aver lanciato il petardo era subito rientrato dentro al bar, convinto probabilmente che la cosa fosse passata inosservata. Non aveva fatto i conti con gli agenti della polizia che sono scesi dall’auto per identificare l’amante dei botti rumorosi. Di fronte alla richiesta dei documenti, Matteo Zucca, non solo si è rifiutato di fornirli ma, evidentemente alterato, si si è lasciato scappare qualche parola poco cortese. A quel punto i poliziotti hanno deciso che non era il caso di pazientare oltre e hanno provato ad arrestarlo, ma lui ha opposto resistenza, ma inutilmente, perché qualche istante dopo è stato ammanettato e portato in questura per essere identificato.

Ieri mattina il giovane è comparso al Tribunale di Oristano dove il magistrato di turno, dopo aver convalidato l’arresto, ha proceduto con il processo per direttissima, conclusosi con il patteggiamento di nove mesi, pena ridotta di un terzo per la scelta del rito ma solo per la resistenza e non per l’oltraggio che inizialmente, gli era stato imputato.

Matteo Zucca, che qualche anno fa aveva già subito una condanna, sempre per resistenza a pubblico ufficiale, questa volta però non potrà usufruire della sospensione condizionale. È probabile però che la pena gli possa essere trasformata in un periodo di affidamento ai servizi sociali. Così come in tante altre città e paesi del territorio nazionale, l’ordinanza che vieta l’esplosione di petardi ma anche di fuochi artificiali, firmata dal sindaco alla vigilia di Natale, resterà in vigore fino alle 8 del 7 gennaio e riguarda l’intero territorio comunale. Per i trasgressori prevede una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

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