La Nuova Sardegna

Oristano

Paulilatino, il Comune proprietario del teatro

di Maria Antonietta Cossu
Paulilatino, il Comune proprietario del teatro

Un milione e mezzo di euro il costo del salvataggio, pari ai debiti della compagnia Fondi della Regione. Soddisfatto il sindaco. Incertezza sulla futura gestione 

04 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PAULILATINO. Il Comune ha chiuso l'anno mettendo in cassaforte il salvataggio del teatro Grazia Deledda. Il fallimento dello storico presidio culturale è stato evitato tramite l'intervento finanziario della Regione, che ha concesso all'ente locale un milione e 300mila euro per acquisire l'immobile di proprietà della compagnia paulese. La dichiarazione di accettazione del contributo messa a verbale nell'ultima seduta civica è il primo atto formale di un iter che porterà all'istituzione del teatro comunale. La gestione della transazione sarà demandata a uno studio notarile e al tribunale fallimentare, mentre il Comune dovrà preoccuparsi di regolarizzare tutte le pendenze di natura economica che gravano sull'immobile. Una quota delle ipoteche è rappresentata dai 600mila euro dovuti alla Bnl dalla compagnia Teatro Instabile, che nei primi anni Duemila accese un mutuo per finanziare il progetto di ampliamento e di ristrutturazione del Deledda. Un altro conto da saldare è quello aperto con Equitalia. Un piano di rottamazione ottenuto dai proprietari del teatro ha permesso di ridurre il debito da 1,1 milioni a 660mila circa. Da quest'ultimo importo vanno detratti 130.000 euro, l'equivalente cioè delle due rate già pagate dalla compagnia teatrale. A questo si aggiungono le spese notarili, dell’ammontare di 50mila euro circa, e un credito di 95mila euro vantato dall'ente locale per affitti e tributi non riscossi. «Stiamo comprando per un milione e 300mila euro una struttura che ne vale più di cinque», ha detto il sindaco durante il suo intervento in aula. Lasciando intuire che non tutti in paese sono d'accordo sull’impiego di denaro pubblico per salvare il presidio, Domenico Gallus ha tenuto a sottolineare che l'amministrazione «sta rilevando solo i debiti maturati sui mutui utilizzati per la costruzione dell'immobile, finanziata quasi completamente dal Teatro Instabile con propri fondi. A fronte dei 200mila euro messi da Regione e Provincia, la compagnia ha investito oltre un milione per realizzare in un paese di appena duemila abitanti il terzo teatro della Sardegna per dimensioni. Noi abbiamo colto senza esitazione la possibilità di preservare un sito irrinunciabile per la crescita di Paulilatino e di tutto il territorio». Lo scampato fallimento del teatro figura in cima a una lista di obiettivi su cui l'amministrazione aveva messo la spunta nel 2019. «Duecentomila euro per la progettazione dell'ex Carlo Felice Paulilatino-Bauladu e centomila per gli scavi a Santa Cristina e 500mila euro per ampliare la Comunità alloggio, mentre stanno per iniziare i lavori del nuovo galoppatoio».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative