La Nuova Sardegna

ORISTANO. Inizio di anno col botto, suo malgrado, per il presidente della Pro Loco, Gianni Ledda, a cui venerdì è stata notificata una denunciata, da parte della Digos della Questura con l'accusa di accensione di materiale esplosivo in concorso. Secondo l'accusa il presidente della Pro Loco, responsabile della sicurezza dei festeggiamenti in piazza per accogliere il nuovo anno, sarebbe reo di aver permesso l'esplosione di alcuni fuochi d'artificio in piazza Roma nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, nonostante l'ordinanza sindacale di divieto. La vicenda, esplosa, per restare in tema di botti, in questi giorni, è stata registrata anche da un video amatoriale pubblicato on line, dove si vedono tre fuochi di artificio esplodere proprio a pochi metri dal palco di piazza Roma, dove in presenza degli organizzatori, tra cui amministrazione comunale e Pro Loco, si stava festeggiando l'inizio del 2020. Le indagini degli inquerenti, che avrebbero già individuato l'autore dell'accensione vietata, sono culminate con la notifica della denuncia agli indagati, tra cui anche quella al presidente della Pro Loco, difeso dall'avvocato Cristina Puddu che ne ha richiesto il proscioglimento per totale estraneità dei fatti. «In merito al reato che mi viene contestato, per l'accensione di materiale esplosivo dichiara Ledda – ho piena fiducia sull'esito delle indagini». Il presidente, ascoltato dagli inquirenti come persona informata dei fatti, ha illustrato il meccanismo organizzativo dell'evento, sottolineando la totale estraneità ai fatti, di cui si sarebbe accorto solo successivamente, attraverso il video. «Un caso isolato di uno sconosciuto – si legge nella nota della Pro loco – durato una manciata di secondi, di cui io non mi sono accorto, che non era stato autorizzato, e di cui sono venuto a conoscenza solo a distanza di giorni, attraverso i social». Solidarietà a Leda dal direttivo della Pro Loco, e da sindaco e giunta.(el.ca.)