La Nuova Sardegna

Oristano

L’incubo finisce di notte: preso il bandito solitario

di Enrico Carta
L’incubo finisce di notte: preso il bandito solitario

Arrestato poche ore dopo il secondo colpo fallito: domani sarà interrogato Giovedì aveva assalito il market Frongia, venerdì la farmacia Loddo

19 gennaio 2020
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ORISTANO. L’incubo del rapinatore solitario che vagava per la città svanisce nelle primissime ore del mattino di ieri. E assieme alla paura finisce anche la fuga dell’uomo mascherato e armato di coltello che per due giorni consecutivi aveva seminato il panico nella zona di San Nicola. Giovedì sera la rapina al market della catena Vicino a te in via Gennargentu, venerdì alla stessa ora la rapina fallita nella farmacia Loddo di via Cagliari che dista una cinquantina di metri dal luogo del primo colpo. Gian Luca Masala, oristanese di 56 anni, è stato acciuffato dalla polizia dopo che per un giorno e mezzo le forze dell’ordine avevano cercato di stanare quel rapinatore col coltello a serramanico che stava iniziando a seminare il panico in città.

Attorno alle 2 del mattino, gli agenti si erano levati ogni dubbio e, dopo averlo rintracciato, l’hanno caricato sulla loro auto diretta verso la questura. C’è rimasto per tutta la notte e buona parte della giornata di ieri, sino al momento in cui è stato trasferito al carcere di Massama, dov’è in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà domani. Gli sono familiari alcune di quelle celle perché Gian Luca Masala, negli ultimi anni, ha fatto la spola tra casa sua e il carcere. Alle spalle una serie di reati contro il patrimonio e svariati furti, aveva lasciato Massama alla fine di novembre dopo aver terminato di scontare la pena per una serie di condanne.

In cura al Serd per qualche forma di dipendenza, non ha tardato quindi troppo a farsi nuovamente notare e a nulla sono valsi i tentativi di mascherare il volto. Sia giovedì, quando armato di coltello si era fatto consegnare un migliaio di euro dalla cassiera del market Vicino a te, sia alle 19.30 di venerdì quando le urla della titolare della farmacia Loddo l’avevano convinto a desistere dal secondo tentativo di rapina, era entrato in azione con un berretto e uno scaldacollo che gli lasciavano scoperti a malapena gli occhi. Con sé aveva un coltello a serramanico che ha puntato al fianco della commessa del market e ha mostrato a chi stava dietro il bancone della farmacia. La prima sera era intervenuta la polizia, la seconda i carabinieri e già in quel frangente si era capito che il rapinatore aveva le ore contate. Ne sono passate altre sei prima che si riuscisse a riconoscerlo e quindi a bloccarlo.

Prima del trasferimento a Massama però sono stati svolti vari accertamenti. Una mano preziosa l’hanno data le telecamere di videosorveglianza della farmacia, visionate anche dal titolare del market Frongia. Con quelle è stato possibile capire esattamente che tipo di abbigliamento indossasse il rapinatore. È stato probabilmente l’elemento decisivo che ha portato gli agenti della squadra mobile coordinati dal dirigente Samuele Cabizzosu a chiudere il cerchio e anche l’indagine lampo. Meno utili sono state invece le comparazioni fotografiche fatte in questura, perché la commessa del market non ha saputo indicare quale delle persone visionate corrispondesse al rapinatore. Del resto, quando aveva fatto irruzione nel market di via Gennargentu non era riuscito a vedere quasi nulla del suo viso.

Gian Luca Masala, che abita nel centro storico, non era un cliente del negozio e della farmacia. Evidentemente li aveva individuati come bersagli facili da colpire e, magari, dopo aver avuto successo nel primo colpo, he pensato di poter andare avanti. Il secondo passo invece è stato quello falso.

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