La Nuova Sardegna

Oristano

Mosaici di basalto a Tramatza

Domenica l’inaugurazione accompagnata da un incontro a casa Enna

22 gennaio 2020
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TRAMATZA. La pietra basaltica di cui l’isola è ricca, utilizzata fin dalla preistoria per la costruzione di opere megalitiche come i nuraghi, sostituita forse troppo frettolosamente da altri materiali più economici nella moderna edilizia, racconta del nostro glorioso passato attraverso le numerose opere, frutto dell’ingegno umano, giunte fino a noi.

Dell’uso sapiente delle pietre si parlerà domenica prossima durante un incontro in programma, alle 16, nella Casa Enna con l’architetto Antonio Loddo e l’assessora Regionale all’industria Anita Pili.

A fornire l’occasione per conoscere un po’ di più e meglio l’importanza costituita dalla pietra fino al recente passato, sarà l’inaugurazione di alcuni mosaici, rappresentanti le attività lavorative dei contadini tramatzesi, realizzati con quel materiale, posizionati nella via Vittorio Veneto.

Le opere, raccontano delle attività legate al mondo contadino e all’importanza costituita dalla natura e dai suoi ritmi determinati dalla ciclicità delle stagioni. La pietra, dunque, come custodi di un passato che non può essere dimenticato ma, per usare una metafora, in virtù della sua resistenza, valorizzato e fatto conoscere alle nuove generazioni.

«Ogni luogo – spiega la sindaca Francesca Piredda – ovunque esso sia è unico e come tale deve essere conservato, arricchito e tramandato partendo proprio dalla sua storia».

Ed è stato esattamente seguendo quel filo storico, che unisce passato e presente, attraverso uno studio costante e meticoloso, legato anche al patrimonio edilizio, che l’amministrazione comunale tramatzese ha sviluppato il progetto che ha portato alla realizzazione dei mosaici.

«Gli elementi che compongono i mosaici sono le nostre tradizioni – conclude Francesca Piredda – la nostra storia e le nostre identità che trovano la loro massima espressione nell’utilizzo della pietra locale in tutte le sue sfaccettature».(p.m.)

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