La Nuova Sardegna

Oristano

Omicidio Pazdernik, arriva l’ora della verità

di Enrico Carta
Omicidio Pazdernik, arriva l’ora della verità

Narbolia, inizia domani il processo per il delitto di cui è accusato il marito La donna morì annegata. Per la procura la gettò in mare Giovanni Perria

22 gennaio 2020
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NARBOLIA. Il primo sarà il dirigente della Squadra mobile di Oristano, Samuele Cabizzosu. Sono in tutto 57, divisi tra accusa e difesa, i testimoni del processo per l’omicidio di Brigitte Pazdernik che inizia domani in corte d’assise a Cagliari. Sul banco degli imputati, unico sospettato dall’inizio delle indagini, siede Giovanni Perria. Ha 78 anni ed è il vedovo della donna morta il 10 ottobre del 2018. In carcere esattamente da un anno, ha perso tantissimi chili e alle udienze preliminari si è presentato con passo stentato, retto sempre dagli agenti di polizia giudiziaria. È dolore per aver commesso quello che non può o non vuole confessare oppure è il dolore di un uomo finito ingiustamente in carcere? Sarà l’aula a chiarire questo aspetto il giorno della sentenza ancora di là da venire.

La certezza per ora è che Brigitte Pazdernik, tedesca di 77 anni che a Narbolia viveva col marito da quindici anni che aveva conosciuto e sposato in Germania, è morta annegata. Il suo cuore smise di battere nelle acque tra Torre del Pozzo e Is Arenas. L’autopsia chiarì che era annegata, il processo dovrà invece chiarire se in mare era entrata volontariamente per togliersi la vita – potrebbe essere una delle tesi della difesa dell’imputato affidata all’avvocato Antonello Spada –, per un incidente o ancora perché qualcuno ce la gettò. Per il pubblico ministero Armando Mammone, quel qualcuno è Giovanni Perria. A portarlo in carcere è stata una serie di inesattezze, «bugie» sostiene l’accusa, nella ricostruzione di quell’ultima serata in cui Brigitte Pazdernik fu vista fare la spesa in paese, prima di far rientro a casa. Da lì sarebbe uscita già priva di sensi – ma ancora viva – caricata dal marito sulla macchina che poi raggiunse Torre del Pozzo. Il resto della storia lo si conosce con esattezza: la sera stessa il marito denunciò la sparizione della moglie e subito dopo una task force iniziò le ricerche. Si suppose, anche sulla base del racconto di Giovanni Perria, che la donna potesse essersi allontanata da casa volontariamente. Nelle campagne lì attorno però non c’era traccia di persone e così, mettendo assieme qualche imprecisione del marito, qualche testimonianza e alcuni aspetti della vicenda poco credibili, si iniziò a sospettare che non fosse andata così com’era stata raccontata la prima volta. Il corpo di Brigitte Pazdernik riaffiorò il 13 ottobre nelle acque di Punta Tonnara, nella zona di Su Pallosu nella marina di San Vero Milis a poche miglia di distanza dal punto in cui si sostiene che fu gettata in mare.

Documenti, consulenze e testimonianze aiuteranno i giudici a ricostruire il quadro. Di un delitto? Il movente per la procura c’è: Giovanni Perria non sarebbe il padre di uno dei figli che invece sarebbe nato da un tradimento della madre con il fratello dell’imputato.

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