La Nuova Sardegna

Oristano

Comune, la crisi è infinita il Psd’Az litiga e si spacca

di Davide Pinna
Comune, la crisi è infinita il Psd’Az litiga e si spacca

I consiglieri difendono l’assessore Sedda, la sezione cittadina lo vuole cambiare Intanto il vertice di maggioranza si è chiuso senza novità sul rimpasto in giunta

23 gennaio 2020
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ORISTANO. «L’assessore Sedda per noi è intoccabile», le parole di Danilo Atzeni, capogruppo del Psd’Az in consiglio comunale, sono difficili da fraintendere e, allo stesso tempo, sono in contrasto irriducibile con quanto dichiarato appena due giorni fa dal segretario cittadino dei Quattro Mori, Paolo Angioi. Quest’ultimo aveva detto di essere disposto a sostituire con una donna l’architetto che guida l’Urbanistica, per sbloccare lo stallo sulle quote rosa che blocca il rimpasto della giunta. Uno stallo che forse a qualcuno fa comodo – anche ieri il vertice di maggioranza si è concluso senza una soluzione –, per intendersi farebbe a chi non vorrebbe allargare la maggioranza a Fratelli d’Italia.

A parole, il rimpasto lo vogliono tutti, ma le trattative vadano avanti da novembre senza esiti e ciò lascia intendere che più di un gruppo politico stia in realtà remando contro. La crisi non è mai esplosa, tanto è vero che il sindaco Lutzu non ha mai perso una votazione in Consiglio. A partire dalla scorsa primavera è però iniziato un valzer di cambi di casacca che ha portato prima al dissolvimento del gruppo di Forza Italia, poi alla composizione di tre nuovi gruppi figli di separazioni dalle liste presentate alle elezioni: La Civica Oristano, poi diventata Fratelli d’Italia che però non è in maggioranza; il Psd’Az, in lizza col centro sinistra alle elezioni del 2017, e l’Udc che affiancava il candidato del Partito dei Sardi e non Lutzu.

Tutto ha generato un vortice di cambiamenti: il primo cittadino prima ha perso due consiglieri, poi ne ha recuperato uno. Attualmente la maggioranza si attesta sui quindici voti, un numero sufficiente per stare tranquilli, ma ci sarebbe l’esigenza di riallinearsi con la maggioranza che governa in Regione, includendo anche il neonato gruppo di Fratelli d’Italia: in ballo c’è la scelta del prossimo candidato sindaco. Se il centro destra cittadino non si ricompone, le chance per Lutzu di puntare alla ricandidatura possono diminuire parecchio.

Tuttavia i gruppi che hanno al momento rappresentanti in giunta – Riformatori, Fortza Paris ed ex Forza Italia con due poltrone ciascuno e i sardisti con una – non sembrano disposti a fare grandi passi indietro per far spazio a FdI. Se il segretario cittadino sardista Angioi aveva prospettato una soluzione, dal capogruppo in Consiglio arriva lo stop: «È stata una sua iniziativa legittima – spiega Danilo Atzeni –, ma il gruppo consiliare risponde alla federazione provinciale e alla segreteria regionale. L’assessore Sedda lavora molto bene, abbiamo un filo diretto con l’assessore regionale Quirico Sanna soprattutto per quel che riguarda usi civici e zone Equus». Se anche si trovasse l’accordo sull’ingresso di FdI, il nuovo assetto della giunta sarebbe comunque un rebus parecchio complesso: ci sarebbero in maggioranza sei partiti, tre dei quali con tre consiglieri ciascuno, ma non tutti potrebbero essere equamente rappresentati, perché il numero massimo di assessori è sette e in Giunta ci devono essere almeno tre donne. Ahi, le quote rosa. Dall’inizio con tante spine per questa amministrazione.

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