La Nuova Sardegna

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Terapie oncologiche, intervengono i 5 Stelle

ORISTANO. Non si è ancora pronunciato il giudice del Tribunale, al quale, nei giorni scorsi, è stata inviata la richiesta di un provvedimento d’urgenza che, ordinando al San Martino di somministrare...

14 febbraio 2020
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ORISTANO. Non si è ancora pronunciato il giudice del Tribunale, al quale, nei giorni scorsi, è stata inviata la richiesta di un provvedimento d’urgenza che, ordinando al San Martino di somministrare comunque i farmaci innovativi salvavitala, potrebbe sbloccare la vicenda della donna che per protesta da tre mesi rifiuta di curarsi. Un’autosospensione delle terapie che l’anziana signora (ha 77 anni ed è affetta da diverse patologie legate all’età avanzata) contro la decisione dell’Ats che le impone di rivolgersi all’ospedale civile di Nuoro. Questo perché con una nota, anche di recente l’assessorato regionale alla Sanità ha ribadito come a Oristano non esista una struttura complessa di Oncologia, ma un semplice ambulatorio, non autorizzato a prescrivere farmaci innovativi. Il tutto nonostante da anni l’Assl avesse chiesto alla Regione l’autorizzazione all’apertura di una struttura complessa, indispensabile dato l’alto numero di pazienti oncologici che si rivolgono al nosocomio del Capoluogo. Sulla vicenda interviene la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Carla Cuccu, attraverso una interrogazione con richiesta di risposta scritta, rivolta al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità. Due i quesiti posti dalla consigliera: conoscere i motivi per i quali al San Martino non possano essere prescritti e somministrati ai pazienti oncologici alcuni farmaci salvavita; e se sia in corso la soluzione dei problemi che fino ad oggi lo hanno impedito.

Per Cuccu «è vergognoso e non più tollerabile dover apprendere che un'anziana paziente oncologica, in cura presso il San Martino, per questioni burocratiche non usufruisce di un farmaco salvavita innovativo reperibile solo in differenti distretti. È inconcepibile che per vedere tutelato il diritto alla salute costituzionalmente garantito si sia dovuto ricorrere al Tribunale».

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