La Nuova Sardegna

Oristano

La Tharros non si arrende «Ricorsi per le squalifiche»

di Stefano Sulis
La Tharros non si arrende «Ricorsi per le squalifiche»

Il presidente Mura deluso dalle scelte del collegio federale, «Nessuna rissa» Secondo mister Nulchis la partita è da rigiocare: «Ricostruzione non corretta»

15 febbraio 2020
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ORISTANO. La Tharros si lecca le ferite ma preannuncia ricorso. Il comunicato del giudice sportivo con annesse sanzioni, eredità del parapiglia andato in scena nei minuti finali della sfida contro il Capoterra, ha scosso l'ambiente biancorosso. Neanche il peggiore dei pessimisti, probabilmente, avrebbe immaginato ripercussioni tanto severe. «Siamo rimasti sorpresi già domenica, quando l'arbitro ha deciso di sospendere la gara – ha detto il patron biancorosso, Tonio Mura – il battibecco è sfumato dopo pochi minuti e il direttore di gara non è stato oggetto di violenza. Abbiamo sbagliato, sarebbe sciocco negarlo, ma riteniamo che ci fossero le condizioni per portare a termine il match. I dirigenti di entrambe le squadre hanno parlato con l'arbitro, invitandolo a punire i principali responsabili e a riprendere, ma è stato inutile». La Tharros non si arrende e un ricorso è già in fase di studio. «Abbiamo commesso l'errore di rispondere alla provocazione degli avversari e per questo pagheremo la sanzione prevista. Ma fatichiamo a comprendere i motivi che hanno spinto l'arbitro a sospendere la gara. Per questo motivo presenteremo ricorso. Se il battibecco fosse realmente degenerato nella rissa che viene descritta, sicuramente a fine partita non saremmo stati lì, tutti insieme, a discutere». Oltre alla sconfitta a tavolino e all'ammenda comminata, poi, ecco le squalifiche. Sanzione che interesserà principalmente il tecnico, Maurizio Nulchis, squalificato fino al prossimo giugno: «L’importanza del nostro tecnico è evidente – spiega Mura – inoltre, aggiungiamo che dei tre giocatori squalificati per le prossime tre gare, due sono i fuoriquota spesso utilizzati dal mister. Questo ci costringerà a ripensare la squadra". La scure del giudice sportivo ha colto di sorpresa anche il tecnico, ancora fiducioso in merito alla ripetizione della partita: «Speriamo ancora che la gara venga rigiocata – l’auspicio di Nulchis – è una ipotesi che rimane in piedi. L'arbitro ha commesso un errore tecnico non permettendo la prosecuzione della partita, per questo credo che entrambe le società presenteranno ricorso. E credo anche che verrà accolto, alla luce del fatto che l'incolumità dell'arbitro non è mai stata messa a rischio». Il comunicato del giudice sportivo, con annessa squalifica, ha scosso il tecnico: «Mi ha dato fastidio perché la ricostruzione dei fatti non è stata corretta. Ho dato una manata ad una persona con l'intento di allontanarla, ma nessun pugno. Ho sbagliato e me ne assumo le responsabilità, non cerco alibi. Mi sono scusato perché ho commesso un errore, ma la questione è stata amplificata. In un primo momento avevo anche pensato di rassegnare le dimissioni, ma la solidarietà dei giocatori mi ha fatto cambiare idea». La squalifica inciderà nell'economia della stagione? «Le partite si preparano durante la settimana, poi guardarle dalla tribuna o dalla panchina cambia poco. Adesso ho la necessità di mettere tutto alle spalle, devo ricompattare uno spogliatoio che ha perso diversi pezzi. Ci attende una trasferta, poi per fortuna ci sarà la sosta, dopo la quale mancheranno nove partite al termine».

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