La Nuova Sardegna

Oristano

Cure negate alla paziente, la Regione sotto assedio

di Michela Cuccu
Cure negate alla paziente, la Regione sotto assedio

Il caso dei farmaci non somministrati ai malati costretti a viaggi nelle altre Assl Associazioni e Adiconsum in tribunale con la donna. Pressing sull’assessore

18 febbraio 2020
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ORISTANO. «L’assessore regionale alla Sanità intervenga urgentemente per non costringere più i pazienti dell’Oristanese a recarsi fuori provincia per sottoporsi alla chemioterapia». Andranno dal prefetto e poi a Cagliari, proprio dall’assessore Mario Nieddu, i rappresentanti delle associazioni dei pazienti oncologici che da giorni, assieme all’Adiconsum, protestano contro la decisione della Regione di non autorizzare la trasformazione in struttura di primo livello, dell’ambulatorio di ematologia oncologica dell’ospedale San Martino. Un’autorizzazione che l’Assl di Oristano ha richiesto addirittura nel 2013, ma che è rimasta inascoltata, nonostante l’attuale struttura funzioni ormai da undici anni come un vero e proprio reparto, con oltre 350 pazienti assistiti in day hospital e oltre 3.000 accessi all’anno.

Eppure è un’assistenza a metà quella del San Martino, che non ha l’autorizzazione a prescrivere e somministrare i farmaci innovativi, costringendo così i malati che a quei farmaci affidano la possibilità di continuare a vivere, a recarsi negli ospedali di Cagliari, Nuoro e Sassari. Viaggi lunghi e debilitanti per ogni paziente in chemioterapia, addirittura impossibili da affrontare per chi è anziano e soffre di altre patologie. È per l’appunto il caso della signora di 77 anni che da tre mesi non si cura più e che, in mancanza dell’autorizzazione regionale, ha chiesto che sia un magistrato a ordinare all’ospedale di Oristano di somministrarle quei farmaci che sino a poco tempo fa, prima della rinuncia perché troppo faticoso, le venivano somministrati a Nuoro.

Le associazioni Komunque donne, Le belle donne, CittadinanzAttiva, Adiconsum, Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di sostenere la signora nel provvedimento d’urgenza che il giudice del tribunale civile esaminerà giovedì. Ieri mattina, intanto, c’è stata una riunione operativa delle associazioni alla quale hanno preso parte il sindaco Andrea Lutzu, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Sanna, Andrea Perdisci e Franco Mattana, oltre ai consiglieri regionali Domenico Gallus, che è anche presidente della commissione Sanità, Francesco Mura, Alessandro Solinas ed Emanuele Cera.

«La riunione ci ha permesso di esaminare con attenzione e condividere il caso Oncoematologia, che, secondo la Regione, non è un reparto ma può solo somministrare e prescrivere farmaci antitumorali classificati come “storici” e non quelli di nuova generazione, sempre più utilizzati per moltissimi casi», ha commentato il presidente regionale dell’Adiconsum, Giorgio Vargiu. «Il coinvolgimento dei sindacati e dei rappresentanti delle istituzioni – ha concluso Vargiu – è indispensabile per portare avanti questa vertenza».

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