La Nuova Sardegna

Oristano

Cormorani da contenere, la Regione ha detto sì

Cormorani da contenere, la Regione ha detto sì

I pescatori di Cabras hanno illustrato le loro ragioni al comitato faunistico Oggi la firma del decreto per l’abbattimento, almeno sino a metà marzo 

20 febbraio 2020
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CABRAS. Un punto a favore dei pescatori nella lotta contro i cormorani. Dal Comitato faunistica regionale oggi dovrebbe arrivare il via libera alla deroga al piano di contenimento dei cormorani (almeno fino al prossimo 15 marzo), più volte sollecitata.

Nell’incontro svoltosi ieri pomeriggio a Cagliari, nella sede dell’assessorato all’ambiente, al quale ha partecipato, su convocazione dello stesso Comitato, il presidente del Consorzio Mare ‘e Pontis Giuliano Cossu, 17 membri su 19 si sono espressi favorevolmente alla concessione della deroga, mentre uno ha votato contro e un altro si è astenuto.

Oggi, quindi, dovrebbe essere firmato il decreto che consentirà ai coadiutori, formati per l’occasione e autorizzati al porto del fucile all’interno del compendio ittico cabrarese (circa 2200 ettari) di riprendere l’attività finalizzata al contenimento del volatile.

La richiesta dei pescatori comprendeva tutto il mese di marzo, visto che, trattandosi di specie migratoria, dopo quella data lascia gli stagni sardi per altri lidi.

«Non sappiamo ancora quale data sarà riportata nel decreto – dicono i pescatori – noi speriamo che si arrivi fino al 31 marzo, se così non fosse pazienza. Ottenere la deroga ha già significato una conquista importante, perché vuol dire che le motivazioni da noi portate a supporto della richiesta sono state ritenute valide. Ci auguriamo che vengano tenute nella debita considerazione anche al momento della stesura del piano per il prossimo anno».

Con la firma del decreto, che dovrebbe avvenire tra oggi e domani, i coadiutori potranno portare il fucile in barca e sparare per far allontanare i cormorani dallo specchio d’acqua. «È difficile perfino a credersi – dicono i pescatori – ma i volatili sono arrivati dopo il 31 gennaio scorso, data di chiusura della campagna di contenimento stabilita dal piano regionale». Dall’inizio di febbraio, a quella dei cormorani, si è aggiunta anche la presenza dei gabbiani. Un numero consistente di volatili affamati che stanno catturando perlopiù novellame, facendo danni ragguardevoli al compendio. «Se viene a mancare il ricambio naturale del pesce, quello che garantisce il lavoro futuro, finirà per mancare anche la fonte di sostentamento per noi e per le nostre famiglie – ha sottolineato in più occasioni Giuliano Cossu – viviamo di pesca, non abbiamo altri introiti che ci garantiscano un guadagno. Non abbiamo mai chiesto assistenza, ma solo che ci venga consentito di fare il nostro lavoro». Il problema cormorani, insieme a quello degli indennizzi per i danni causati dagli stessi volatili e dai bracconieri, è noto da tempo. Ma, promesse a parte, la situazione, da anni, è sempre la stessa.

Piero Marongiu

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