La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia di Oristano, la carica dei 120mila

di Michela Cuccu
Sartiglia di Oristano, la carica dei 120mila

Attesa per domenica e martedì la classica invasione di visitatori tra metal detector e contapersone

21 febbraio 2020
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ORISTANO. Centoventimila persone sono attese per l’edizione 2020 della Sartiglia che non ha un comune denominatore, ma tre: In matematica sarebbe impossibile, a carnevale a Oristano no: ecco allora sicurezza, spettacolo e tradizione sotto la stessa stella. Ieri mattina durante la consueta conferenza stampa di presentazione dell’evento che da domenica fino a martedì coinvolgerà l’intera Oristano, sono state illustrate tutte le novità di questa nuova edizione sotto l’egida della Fondazione Oristano, che assieme a Comune, gremi, cavalieri, prefettura, questura, vigili del fuoco, Assl ha lavorato, con un nutrito apparato di collaboratori, per fare in modo che tutti possano godere di uno spettacolo in totale serenità.

«Ci auguriamo che, come lo scorso anno, anche stavolta non ci siano polemiche e problemi – ha detto il sindaco Andrea Lutzu –. Stiamo lavorando da mesi, in uno spirito di totale collaborazione». Se dunque è la sicurezza uno degli elementi caratterizzanti di questa Sartiglia, va detto che la Fondazione ha allestito un apparato composto da 200 persone, fra medici, veterinari, infermieri e addetti ai vari servizi. Le nuove misure di sicurezza, come ha spiegato Filippo Uras, ingegnere responsabile dell’allestimento, utilizzeranno per la prima volta portali con telecamere per il conteggio del pubblico e controlli con il metal detector nei punti di accesso. Ogni settore avrà vie e spazi di fuga presidiati. I controlli sui cavalieri per l’uso di sostanze stupefacenti, che tante polemiche hanno destato nel passato, saranno svolti a campione prima e dopo la manifestazione, mentre l’alcol test si svolgerà prima della corsa alla stella e delle pariglie.

Novità anche per il luogo che ospiterà la vestizione del componidori di San Giuseppe, Cristian Matzutzi. Il gremio dei falegnami ha scelto piazza Lucio Abis; nessuna modifica invece per la vestizione di Ignazio Lombardi, capocorsa di san Giovanni che avverrà nella sede del gremio dei contadini in via Aristana. Luigi Cozzoli, presidente dell’Istituzione Sa Sartiglia, ha annunciato un nuovo progetto che potrebbe dare ulteriore lustro alla Giostra: «Vorremmo inserirla in una rete europea di analoghe manifestazioni, vogliamo che l’Europa si accorga di queste manifestazioni».

A proposito di internazionalità, il sindaco ha annunciato che sono attesi numerosi turisti stranieri, ma è stato Francesco Obino, direttore della Fondazione Oristano, a sottolineare che la manifestazione sarà trasmessa in diretta televisiva e via web, grazie alla collaborazione con Tdp srl, Ejatv, Videogum, Oxide, Arionline, Produzioni Sardegna e Associazione Babel. Sul digitale terrestre la diretta sarà assicurata da Sardegna Uno, Sardegna Due/Eja Tv (in lingua sarda), SuperTv e sul satellite da Viva l’Italia Channel. Come ormai consuetudine, sarà una Sartiglia social, capace di dare importanti informazioni attraverso l’hastag ufficiale #Sartiglia2020.

Novità anche nel corteo che anticipa la discesa alla stella. Chi vorrà partecipare dovrà prenotarsi per tempo. Intanto, al corteo medioevale, tutta l’attenzione è per i figuranti che interpreteranno Beatrice d’Arborea e Guglielmo III d’Arborea Narbona, con i nuovi costumi realizzati dal centro antiviolenza.

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