La Nuova Sardegna

Oristano

Accoglienza tra integrazione e civiltà

Accoglienza tra integrazione e civiltà

Oggi secondo appuntamento con gli esperti alla scuola di piazza Manno

22 febbraio 2020
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ORISTANO. Ti castiu e (no) ti biu. Oggi ultima tappa per il progetto pensato per contrastare atteggiamenti xenofobi e riflettere su ricchezze e difficoltà nell’incontro e nelle relazioni multietniche a scuola per conoscere le realtà delle immigrazioni e imparare a coltivare relazioni anche con chi proviene da culture diverse, sfatando tabù e luoghi comuni.

Dopo l'incontro di martedì nella scuola primaria di via Solferino. Il progetto ideato dalla cooperativa sociale Il Sicomoro, vede un team composto da due psicologhe e due mediatori culturali entrare nelle scuole della Sardegna per insegnare alle giovani generazioni la cultura dell’accoglienza e del saper stare insieme.

L'appuntamento sarà nella scuola secondaria di secondo grado di piazza Manno.

Ti castiu e (no) ti biu, rivolto ai ragazzi degli ultimi anni delle scuole elementari e a quelli delle suole medie e superiori, propone un approccio che, partendo dalle esperienze dirette degli studenti nella propria famiglia, con gli amici e nella società, porta via via a ragionare in termini di spostamento dal proprio paese d’origine e delle conseguenze che questo comporta.

Come allacciare nuove relazioni in un posto completamente diverso dove non si conosce nessuno e si parla una lingua sconosciuta? Quali sono le usanze e in che cosa differiscono rispetto a quelle del proprio paese? La cucina in che cosa è diversa? Sono tutti aspetti concreti che il progetto affronta durante la mattina dedicata a ciascuna classe. Il progetto è finanziato dalla Regione.

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