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Oristano

Area Marina protetta, nuove regole per l’ancoraggio

Area Marina protetta, nuove regole per l’ancoraggio

CABRAS. Novità nella regolamentazione della nautica da diporto nell’Area Marina Protetta Sinis-Mal di Ventre. Scaturita dal dialogo iniziato lo scorso anno fra Comune e diportisti, la proposta di...

23 febbraio 2020
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CABRAS. Novità nella regolamentazione della nautica da diporto nell’Area Marina Protetta Sinis-Mal di Ventre. Scaturita dal dialogo iniziato lo scorso anno fra Comune e diportisti, la proposta di disciplinare per la stagione 2020 innova lo stazionamento.

«Abbiamo voluto agire sulla semplificazione della burocrazia – ha esordito Massimo Marras, direttore dell’AMP – ma anche sulla riduzione dei costi e sul potenziamento dei servizi».

A garantire maggiore qualità l’aumento del numero delle postazioni di stazionamento grazie a quarantaquattro nuovi corpi morti migliori rispetto a quelli già presenti, che consentiranno l’ormeggio anche di due imbarcazioni per gavitello. La lunghezza delle imbarcazioni passa, in riferimento ai nuovi elementi, dai 24 metri del 2019 ai 30 di quest'anno. Il numero complessivo dei gavitelli - 32 nel 2018 e 54 nella passata stagione - giunge ai 98 del 2020.

Una volta accolta la proposta, per stazionare in AMP non sarà più necessario avere l'autorizzazione e quindi versare il corrispettivo. Per tutti gli altri pagamenti sarà inoltre attiva una procedura telematica che, garantendo la ricevuta immediata, taglierà i tempi di attesa.

Anche la disciplina dell'ancoraggio subisce una modifica. Sono state individuate nuove aree costiere a tempo determinato – dal 1 maggio al 31 ottobre – soggette a un corrispettivo, che è incluso nello stazionamento. Le aree di ancoraggio potrebbero essere ulteriormente implementate e, qualora il disciplinare venisse approvato, sarà possibile prendere visione delle relative cartografie in un webgis, a cui si accederà dal sito dell'AMP e che saranno scaricabili su smartphone, tablet e pc. Previsto anche un sollevatore a bandiera per disabili al porticciolo di Torregrande e presso Mar Morto».(v.atzeni)



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