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Se per secoli la Sartiglia era una prerogativa del periodo tra la fine della primavera e l’estate, all’improvviso la storia cambia. Dal 1750 al 1807 c’è un vuoto: in nessun documento ufficiale viene...

23 febbraio 2020
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Se per secoli la Sartiglia era una prerogativa del periodo tra la fine della primavera e l’estate, all’improvviso la storia cambia. Dal 1750 al 1807 c’è un vuoto: in nessun documento ufficiale viene ricordata. Durante una visita pastorale, l’arcivescovo sottolinea come i gremi abbiano disatteso agli ordini spendendo troppi soldi per organizzare la Sartiglia di quell’anno, ma è proprio in quel tempo che avviene uno scambio di terreni promosso dal canonico Dessì che probabilmente serve al gremio dei contadini ad avere i soldi per riprendere l’organizzazione della giostra e alla chiesa per portarla sotto la sua ala protettrice. Gli studi sono tutt’ora in corso e una serie di ricercatori esporrà i risultati in una pubblicazone imminente. Il gruppo di studio, coordinato da Maurizio Casu, è composto da Ilaria Urgu, Walter Tomasi, Andrea Sanna, Gigi Piredda, Raffaele Cau e Francesco Obino. (e.carta)

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