La Nuova Sardegna

ORISTANO. Test antidoping tutti negativi per las Sartiglia di quest’anno, ma ancora strascichi giudiziari per quella del 2018. Il 20 marzo Marzio Schintu, tesserato federazione pallavolo e difeso da Guido Manca Bitti sarà a Roma per il processo davanti alla prima sezione del tribunale Antidoping del Coni. Il 27 marzo Paolo Rosas e Francesco Castagna compariranno di fronte agli stessi giudici; qualche giorno dopo toccherà a Marco Pau, difeso da Gianfranco Sollai, presentarsi di fronte ai giudici del Coni. Pau, istruttore federale e tesserato Fise (Federazione italiana sport Equestri) deve rispondere di scambio di persona nel corso degli esami antidoping. L’udienza è fissata per il 3 aprile. Il giorno prima lo stesso Pau sarà imputato nel processo con rito ordinario in tribunale a Oristano sempre per il presunto scambio di persone nel corso degli esami antidoping del 2018. Se per Pau e Schintu il processo penale si affianca a quello sportivo, per Rosas e Castagna il procedimento di fronte ai giudici del Coni arriva dopo.

I due cavalieri, hanno patteggiato, chiudendo i conti con la giustizia e uscendo definitivamente di scena dal processo. La pena pattuita col pubblico ministero Marco De Crescenzo è stata di dieci mesi per Paolo Rosas (difeso da Andrea d’Andrea), appena inferiore a quella accordata per Francesco Castagna, che assistito dall’avvocato Roberto Salaris, ha patteggiato un anno. Secondo l’accusa, la sostituzione di persona era stata organizzata precedentemente alla giostra equestre della domenica di carnevale, per fare in modo che Frau, chiamato per il test, non risultasse positivo. A questo disegno avrebbe preso parte, nei panni del suggeritore, anche l’ex presidente dell’associazione cavalieri, Francesco Castagna.