La Nuova Sardegna

Oristano

Mascherine obbligatorie, l’ordinanza divide Cabras

Mascherine obbligatorie, l’ordinanza divide Cabras

Momenti concitati tra clienti e vigili davanti ai market. Presenti i carabinieri Il Comune prova a correre ai ripari e oggi ne distribuirà poco più di 300

24 marzo 2020
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CABRAS. Nonostante l’obbligo imposto dal sindaco di recarsi a fare la spesa solo due volte a settimana, ieri a Cabras non sono mancate le file davanti ai supermercati. Gli unici assenti, coloro i quali non sono ancora in possesso della mascherina, da ieri obbligatoria per varcare la soglia di uffici e attività commerciali.

E come era facile pensare, le polemiche non sono mancate. «Grazie alla rigidità applicata, oggi molte persone non hanno potuto comprare da mangiare» si lamenta sui social una cittadina, affermando che “ormai il danno è fatto, non solo a Cabras ma anche nella frazione di Solanas”.

«Ma quale danno, ci stanno proteggendo» ribatte un’altra. Opposte fazioni, che ruotano tutte attorno al nemico comune: il virus.

Il disagio è soprattutto di coloro i quali, privi di mezzo di trasporto e mascherina, sentono l’esigenza di recarsi quotidianamente nelle attività commerciali per l’approvvigionamento del cibo. Complicato mettere tutti d’accordo. «Avremmo preferito che la maggioranza ci consultasse prima di prendere qualsiasi decisione – dichiara l’esponente di Cabras Domani Antonello Manca – la cittadinanza è confusa e ci chiama perché teme di non poter più uscire a fare la spesa».

«Altro ostacolo, l’uso della cartellina, da compilare prima di entrare nel supermercato – continua Manca – non è ancora chiaro a tutti dove trovarla e come compilarla».

Domani intanto nel paese inizierà la distribuzione delle prime 305 mascherine partendo dagli anziani, almeno così si legge sul sito ufficiale del Comune.

«L’inizio è sempre molto complicato – afferma il sindaco Andrea Abis – non c’è molta pazienza, ma nel primo giorno siamo stati tolleranti». A riguardo dell’obbligo dell’uso della mascherina poi, afferma che la questione prioritaria è la protezione del cittadino. «La si può cucire in casa, o ordinarla online. In un modo o nell’altro bisogna cercare di procurarla. Noi facciamo il possibile per consegnarla a chi non ha le possibilità di acquistarla».

Effettuato poi dai Vigili del Fuoco, durante la tarda serata, un intervento di sanificazione esterna dei luoghi pubblici, come le fermate degli autobus e gli ingressi di supermercati, banche e dell’ufficio postale.

Valentina Atzeni

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