La Nuova Sardegna

Oristano

IL CASO 

Falso messaggio spaventa Laconi

Nessun paesano ospite a Sanluri. Il sindaco: «Pronti alla denuncia»

26 marzo 2020
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LACONI. Un falso diffuso su WhatsApp ha messo ieri in allarme il paese del Sarcidano. Il comunicato, riferito al caso dei contagi avvenuti nella casa di riposo di Sanluri, riporta un elenco dei paesi di provenienza di ospiti e dipendenti della struttura, nel quale risulta anche il paese del Sarcidano. Una notizia che ha creato apprensione nei tanti che hanno ricevuto il messaggio, ma che si è rivelata infondata. A smentirla è stata la sindaca Paola Zaccheddu. «Ho sentito il sindaco di Sanluri Alberto Urpi – spiega Zaccheddu – che mi ha confermato che non ci sono né dipendenti né ospiti di Laconi nella struttura. Qualcuno ha falsificato l’elenco dei paesi aggiungendo Laconi.” Uno “scherzo”, decisamente poco divertente, che vista la grave situazione potrebbe essere non privo di conseguenze. «C’è troppa leggerezza nell’uso di questi strumenti di comunicazione; stiamo valutando di sporgere denuncia per procurato allarme», ha detto il primo cittadino laconese. Nella stessa vicenda entra anche il comune di Genoni che figura nell’elenco dei comuni menzionati. In questo caso, però, non si è trattato di un falso, bensì di una circostanza che è stata presto chiarita e poi comunicata ufficialmente dal sindaco Gianluca Serra che ha tranquillizzato e raccomandato ai suoi concittadini di mantenere la calma. «Tra le persone ospiti della struttura di Sanluri – spiega il Sindaco – una di esse è in possesso di un documento di identità rilasciato dal comune di Genoni in quanto la persona sino a 3 anni fa era stata ospite nella casa di riposo in paese. «Non risultano esserci a Genoni parenti di questa persona, pertanto – continua il Sindaco – nessuno è entrato in contatto con la stessa. Così come non ci sono operatori sanitari impiegati a Sanluri nella quale sono stati riscontrati casi di positività al virus».(iv.ful.)

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