La Nuova Sardegna

Oristano

Giunta e opposizioni unite dall’emergenza

di Davide Pinna
Giunta e opposizioni unite dall’emergenza

Consensi unanimi per le decisioni della giunta sul fronte del sostegno economico Le minoranze appoggiano le prime scelte, «ma purtroppo non basteranno»

29 marzo 2020
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ORISTANO. Nelle amministrazioni locali l'ipotesi dei governi di emergenza e di unità non è praticabile, ma durante la crisi sanitaria del Covid19 anche a Oristano si respira un'aria di maggiore compattezza tra maggioranza e opposizione. E la ragione, più che nella risposta all'epidemia in sé, va ricercata nel sentimento, comune a tutte le forze politiche, di preoccupazione per il futuro dell'economia cittadina. Così, le misure adottate l'altro ieri dalla giunta Lutzu vengono accolte positivamente anche dai consiglieri di minoranza. Sul tavolo ci sono da un lato la sospensione e la dilazione di tutti i tributi e i pagamenti dovuti al Comune, dall'altro un fondo da 300 mila euro per gli operatori economici e uno da 122 mila euro per i cittadini in difficoltà a causa del lockdown in corso da tre settimane. «Interventi come i due fondi sono giustissimi – afferma Maria Obinu, consigliera del Partito Democratico – ed è corretto pensare anche a chi non ha uno stipendio garantito ogni mese, come imprenditori e partite Iva. Bisogna anche far ripartire i progetti di inclusione sociale della Regione: è necessario anche pensare a chi non ha un lavoro». La consigliera democratica apprezza anche la sospensione dei tributi, ma mette in guardia: «Ora va bene posticipare le scadenze dei pagamenti, ma purtroppo penso che non si possano annullare definitivamente: il bilancio comunale rischierebbe di non riprendersi più». Anche da Patrizia Cadau, Movimento 5 Stelle, arrivano apprezzamenti: «Si può anche non essere del tutto convinti dai dettagli, ma questo non è il tempo in cui bisogna fare opposizione a tutti i costi. Di queste misure apprezzo i tempi e le modalità». C'è anche la consapevolezza che fra qualche mese probabilmente toccherà fare di più: «Stiamo affrontando qualcosa che non conosciamo, non abbiamo idea di come sarà la situazione fra qualche mese. Bisogna navigare a vista». Non sono solo economiche, però, le preoccupazioni espresse dalla consigliera 5 Stelle: «Stare in casa, in questi giorni, per le donne e i bambini vittime di violenza domestica è una prigione. Bisogna alzare la soglia di sensibilità sul problema, e stare vicini e aiutare chi ne soffre». Per Monica Masia, civica, serve dare un segnale di vicinanza dato ai cittadini. «In un momento eccezionale, servono misure eccezionali. L'azione di sindaco e giunta è stata responsabile, anche se penso che si sarebbe potuto far slittare ancora più in là alcune delle scadenze tributarie posticipate». Reazione positiva anche per l'iniziativa lanciata dalla giunta di una raccolta fondi per l'ospedale San Martino. «Hanno fatto bene – spiega Masia – purtroppo è un brutto segnale quando sono le donazioni a tutelare gli operatori sanitari e a mettere in sicurezza gli ospedali».

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