La Nuova Sardegna

Oristano

Coronavirus, Samugheo: il magico regno dei tappeti ora produce le mascherine

Maria Antonietta Cossu
Coronavirus, Samugheo: il magico regno dei tappeti ora produce le mascherine

L’esperienza di due aziende che hanno riconvertito la produzione. Prima le iniziative di solidarietà, poi la scelta tra burocrazia e prime soddisfazioni

04 aprile 2020
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SAMUGHEO. Come le case di moda, i colossi del settore automobilistico e le aziende tessili del nord Italia, anche le piccole imprese artigiane sarde cominciano a reagire agli effetti collaterali della pandemia riconvertendo le produzioni. Succede a Samugheo, dove una sartoria e un’azienda specializzata in articoli per tappezzeria si sono dedicate al confezionamento di mascherine chirurgiche. La molla è stata la solidarietà, ma una volta coperto il fabbisogno locale e di alcuni ospedali del centro Sardegna, e di fronte all’aumento esponenziale della domanda, si è fatta strada l’idea di declinare l’attività storica in una nuova linea di produzione.

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La Tarf, già specializzata nell’abbigliamento ospedaliero e da lavoro in genere, ha potuto proseguire per questa strada tramite la richiesta di una deroga. La procedura si è invece rivelata più complicata per la Tappezzeria Sardegna Casa Facendo a causa della tipologia delle lavorazioni classiche. Ma la battuta d’arresto potrebbe essere solo temporanea, come confida il co-titolare Luca Palmas: «La burocrazia ci ha frenati per ora, ma non escludiamo di convertire una parte della produzione nel prossimo futuro».

La ditta di Luca Palmas e Palmira Tatti si è attivata appena è suonato il primo campanello d’allarme sulla carenza di dispositivi di protezione. Madre e figlio hanno prelevato le macchine da cucire e il materiale tessile in giacenza nello stabilimento di Oristano e hanno trasformato i rispettivi domicili in piccoli opifici. Tutte le partite prodotte sono state regalate ai samughesi e all’ospedale San Camillo di Sorgono. «La nostra azienda ha sospeso l’attività per via delle restrizioni, al che mia madre, mia moglie e io ci siamo detti: perché non usare ciò che abbiamo per dare una mano a chi ne ha bisogno», racconta l'imprenditore.

L'esperienza di Casa Facendo è simile a quella della sartoria Tarf, che ha donato migliaia di protezioni chirurgiche agli abitanti di Samugheo e al personale sanitario di Nuoro, Sorgono, Oristano e Ghilarza. La produzione a scopi commerciali è cominciata solo dopo. «Continuavano ad arrivare ordini dai paesi del circondario, dalle case di riposo e dalla Confartigianato e a quel punto abbiamo tralasciato l’abbigliamento e chiesto l’autorizzazione alla riconversione», riferisce Antonello Tatti, che insieme alla moglie Rosalba Flore manda avanti il laboratorio da 35 anni. «Le richieste sono numerose, confezioniamo circa 1.200 mascherine doppio strato Tnt al giorno – prosegue l’artigiano, che conclude con un appello –. Mia figlia è un medico di guardia e da lei so quanto sia importante che ognuno di noi usi degli accorgimenti per preservare la propria salute e quella degli altri. È importante prendere coscienza del fatto che se tutti si attengono alle disposizioni l’infezione si estingue prima». E allora sarà di nuovo normalità.
 

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