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Il sindaco impone l’acquisto di frutta soltanto a domicilio
ALLAI. Repetita iuvant, specie se in ballo c’è la salute collettiva. E così il sindaco ha fatto pubblicare un avviso nella bacheca del profilo social del Comune raccomandando ai cittadini di...
03 aprile 2020
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ALLAI. Repetita iuvant, specie se in ballo c’è la salute collettiva. E così il sindaco ha fatto pubblicare un avviso nella bacheca del profilo social del Comune raccomandando ai cittadini di rispettare le norme che attualmente regolano l’attività di vendita degli ambulanti. L’intento è di scoraggiare l’abitudine di chi, non conoscendo nel dettaglio i decreti della presidenza del consiglio o ignorandoli volutamente, si presenta vicino al furgone del fruttivendolo rischiando contatti troppo ravvicinati con clienti che adottano comportamenti analoghi.
«Per limitare la diffusione del Covid – si legge nell'avviso diramato ieri da Antonio Pili – si informa che la vendita di frutta e verdura è consentita solo ed esclusivamente a domicilio su ordinazione». L’obiettivo è insomma quello di impedire che si formino assembramenti. «Lo impongono le disposizioni del governo e ho seguito anche le indicazioni delle associazioni di categoria», ha affermato il sindaco motivando l’iniziativa, figlia peraltro di un problema cronico che l’emergenza epidemiologica sta portando a galla con prepotenza: «In paese ci sono fortunatamente due negozi di generi alimentari e altre attività commerciali, ma non ci sono negozi di ortofrutta e a questa mancanza sopperiscono due commercianti ambulanti. In altri piccoli centri, però, la situazione è ancora più grave perché sono sprovvisti di tutti i servizi essenziali e questo è un limite che con l’attuale emergenza sta venendo fuori. Come la sanità, anche il commercio al minuto è stato falcidiato in nome di altri interessi e a discapito dei nostri territori. Spero che quanto sta accadendo ci farà riflettere». (mac)
«Per limitare la diffusione del Covid – si legge nell'avviso diramato ieri da Antonio Pili – si informa che la vendita di frutta e verdura è consentita solo ed esclusivamente a domicilio su ordinazione». L’obiettivo è insomma quello di impedire che si formino assembramenti. «Lo impongono le disposizioni del governo e ho seguito anche le indicazioni delle associazioni di categoria», ha affermato il sindaco motivando l’iniziativa, figlia peraltro di un problema cronico che l’emergenza epidemiologica sta portando a galla con prepotenza: «In paese ci sono fortunatamente due negozi di generi alimentari e altre attività commerciali, ma non ci sono negozi di ortofrutta e a questa mancanza sopperiscono due commercianti ambulanti. In altri piccoli centri, però, la situazione è ancora più grave perché sono sprovvisti di tutti i servizi essenziali e questo è un limite che con l’attuale emergenza sta venendo fuori. Come la sanità, anche il commercio al minuto è stato falcidiato in nome di altri interessi e a discapito dei nostri territori. Spero che quanto sta accadendo ci farà riflettere». (mac)