Riso, pane e formaggio: nasce il deposito comunale
di Davide Pinna
Lo spazio Smart di Torangius diventa il centro di raccolta degli alimentari Donati da aziende, i viveri saranno distribuiti dalle associazioni di volontariato
09 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Non ci sono solo i buoni spesa nella strategia del Comune per far fronte alle difficoltà economiche che in tanti stanno patendo. Nel quartiere di Torangius, all’interno dello spazio Smart sinora inutilizzato, ha aperto le porte ieri un deposito comunale per la raccolta di generi alimentari e beni di prima necessità. Non sarà destinato all’approvvigionamento diretto dei cittadini, ma saranno le associazioni di volontariato a utilizzarlo per rifornire le proprie scorte, con le quali effettuano le consegne a domicilio a persone e famiglie che non riescono in questa fase a procurarsi beni essenziali per una vita dignitosa.
La pronta mobilitazione delle Onlus aveva dovuto fare i conti, già nelle prime settimane di serrata, col calo delle donazioni dovuto alla riduzione da parte di molte famiglie delle uscite per la spesa e all’aumento delle richieste. Il Comune aveva messo in piedi un fondo da 10mila euro, utilizzabili appunto per rimpinguare i magazzini delle associazioni e ora arriva anche il nuovo deposito comunale. Sarà aperto dalle 8 alle 13, tutti i giorni tranne la domenica, e sarà a disposizione delle aziende, dei produttori e dei privati che vogliono fare donazioni, oltre che delle associazioni che devono rifornirsi per le consegne.
Le prime donazioni sono arrivate in occasione dell’inaugurazione di ieri mattina: ad accoglierle il sindaco Lutzu, accompagnato dalle assessore ai Servizi sociali e alle Attività produttiva Carmen Murru e Maria Bonaria Zedda. Prodotti variegati e grosse quantità: dall’azienda Passiu sono arrivati 650 chili di riso, mentre il caseificio Sepi di Marrubiu ha offerto 50 confezioni di formaggi, ognuna delle quali contiene vari tipi di prodotto: dal grattugiato, a quello da tavola, passando anche per i vasetti di spalmabile.
Forniture quotidiane arriveranno dal panificio Frau, che ogni giorno donerà 20 chili di pane, e dai produttori ortofrutticoli del mercato all’ingrosso di Fenosu. «Stiamo assistendo a una gara di solidarietà commovente – ha commentato Andrea Lutzu –, in tanti in questi giorni stanno dando il loro contributo. C’è chi ha donato mascherine, chi buoni pasto, chi ha messo a disposizione i prodotti delle loro aziende. Tutti sono animati dal desiderio di dare una mano a chi soffre di più per superare questo momento di grande crisi».
Il lavoro dei volontari e dei dipendenti comunali in questi giorni è notevole, ma deve comunque svolgersi in condizioni di sicurezza. Il Comune, proprio per questo, ha ordinato una partita di 5mila mascherina prodotte da un’azienda cagliaritana, la Bio Extusion. Sono le chirurgiche monouso, al prezzo di 5mila euro più Iva: un euro l’una.
La pronta mobilitazione delle Onlus aveva dovuto fare i conti, già nelle prime settimane di serrata, col calo delle donazioni dovuto alla riduzione da parte di molte famiglie delle uscite per la spesa e all’aumento delle richieste. Il Comune aveva messo in piedi un fondo da 10mila euro, utilizzabili appunto per rimpinguare i magazzini delle associazioni e ora arriva anche il nuovo deposito comunale. Sarà aperto dalle 8 alle 13, tutti i giorni tranne la domenica, e sarà a disposizione delle aziende, dei produttori e dei privati che vogliono fare donazioni, oltre che delle associazioni che devono rifornirsi per le consegne.
Le prime donazioni sono arrivate in occasione dell’inaugurazione di ieri mattina: ad accoglierle il sindaco Lutzu, accompagnato dalle assessore ai Servizi sociali e alle Attività produttiva Carmen Murru e Maria Bonaria Zedda. Prodotti variegati e grosse quantità: dall’azienda Passiu sono arrivati 650 chili di riso, mentre il caseificio Sepi di Marrubiu ha offerto 50 confezioni di formaggi, ognuna delle quali contiene vari tipi di prodotto: dal grattugiato, a quello da tavola, passando anche per i vasetti di spalmabile.
Forniture quotidiane arriveranno dal panificio Frau, che ogni giorno donerà 20 chili di pane, e dai produttori ortofrutticoli del mercato all’ingrosso di Fenosu. «Stiamo assistendo a una gara di solidarietà commovente – ha commentato Andrea Lutzu –, in tanti in questi giorni stanno dando il loro contributo. C’è chi ha donato mascherine, chi buoni pasto, chi ha messo a disposizione i prodotti delle loro aziende. Tutti sono animati dal desiderio di dare una mano a chi soffre di più per superare questo momento di grande crisi».
Il lavoro dei volontari e dei dipendenti comunali in questi giorni è notevole, ma deve comunque svolgersi in condizioni di sicurezza. Il Comune, proprio per questo, ha ordinato una partita di 5mila mascherina prodotte da un’azienda cagliaritana, la Bio Extusion. Sono le chirurgiche monouso, al prezzo di 5mila euro più Iva: un euro l’una.