La Nuova Sardegna

Oristano

Ardia senza pandele, l’annuncio forse a maggio

di Maria Antonietta Cossu
Ardia senza pandele, l’annuncio forse a maggio

Sedilo, il parroco non svela i nomi dei cavalieri che dovrebbero guidare la corsa L’evento è a rischio e così don Mongili sceglie di aspettare almeno tre settimane

14 aprile 2020
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SEDILO. Nessun nome sarà svelato finché non si potrà stabilire con una certa sicurezza se si svolgerà la festa di San Costantino, su cui pesa l’incognita della durata e della natura delle restrizioni anticovid. Sull’identità delle prime pandele dell’Ardia a cavallo e a piedi il riserbo è stato mantenuto anche a Pasqua, giorno tradizionalmente legato all’investitura ufficiale del condottiero e dell’alfiere chiamati a impersonare il santo bizantino nelle rappresentazioni storico religiose della battaglia combattuta a Roma a Ponte Milvio nel 312 dopo Cristo.

Per la prima volta in tanti anni il parroco non ha svelato i nomi dei prescelti nel giorno di Pasqua e chissà per quanto tempo ancora questi rimarranno segreti. La decisione è figlia dell’andamento ancora incerto dell’epidemia, con i segnali di una flessione dei contagi troppo timidi per fare previsioni anche solo a breve termine. L’annuncio è stato rinviato a data da destinarsi, sempre che l’agognata schiarita da cui dipende la fase due arrivi in tempo utile per mettere in piedi l’imponente e complessa macchina organizzativa su cui si regge l’evento.

La conferma arriva dall’autorità religiosa cui compete la nomina delle prime pandele. «Non comunicherò i nomi fino a quando non si vedrà qualche spiraglio, di certo non lo farò prima del 3 maggio», chiarisce il parroco don Battista Mongili rimarcando che si tratta di una scelta concordata con i capicorsa in pectore. «Viviamo alla giornata, in questo momento non è possibile fare previsioni sul futuro della manifestazione – commenta il sacerdote, che non fa mistero delle possibili complicazioni –. Più a lungo si protrarrà il clima d’incertezza più sarà difficile far fronte alla situazione per tutte le parti coinvolte a diverso titolo nell’organizzazione e nello svolgimento della manifestazione».

Ora come ora, restano in piedi diverse possibilità: da quella, più remota, che l’evento si svolga nelle modalità consuete, a quella di una celebrazione in forma più intima. Un’ipotesi che nei giorni scorsi ha fatto capolino anche nei ragionamenti del sindaco e del presidente dell’associazione Santu Antinu. Un’altra eventualità da non scartare è che l’edizione 2020 venga cancellata. Sarebbe la prima volta dai tempi dell’armistizio che a Sedilo non correrebbero i cavalli per l’Ardia.

Sembra non trovare sponda, invece, la possibilità di un rinvio ad altra data. «Personalmente non sarei d’accordo, si potrebbe creare un precedente», è l'opinione espressa da don Mongili, per il quale l’alternativa sarebbe una sola: «Se non ci saranno le condizioni per celebrare la festa di San Costantino nei giorni prestabiliti penso sarebbe meglio rimandarla a luglio dell'anno prossimo».

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