Violenza di genere, ora è allarme
Il Questore fornisce i dati dell’attività nell’ultimo anno. Gli abusi il reato con l’incremento maggiore
14 aprile 2020
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ORISTANO. La Polizia di Stato ha celebrato il 168° anniversario dalla propria fondazione, in forma ristretta, ma non per questo meno sentita. Nell’androne della Questura la celebrazione ha visto partecipi solo cinque persone: il Prefetto Gennaro Capo, il Questore Giusy Stellino, il trombettiere e due poliziotti in alta uniforme che hanno deposto una corona d’alloro sulla targa commemorativa in ricordo dei poliziotti caduti nell’adempimento del dovere.
Gli uffici della Questura hanno comunque tracciato un bilancio dell’attività dei dodici mesi trascorsi, ed il dato che emerge è quella di una diminuzione dei reati, in misura tutto sommato omogenea. La conferma dell’assenza di una forte criminalità organizzata e dei reati a essa connessi, del resto viene anche dalle periodiche classifiche basate sui dati statistici che vedono comunque la provincia in coda alla lista nazionale per quantità e qualità dei reati. Ciò non toglie che l’attività delle forze dell’ordine sia continua anche perché il divario tra reati scoperti e quelli compiuti è tale da mantenere elevata l’attenzione. Negli ultimi dodici mesi l’attività della Polizia di Stato si è esplicata in alcuni significativi dati. Sono state arrestate o sottoposte ad altra misura cautelare 67 persone, mentre 403 sono state quelle denunciate all’autorità giudiziaria.
La violenza di genere, difficile da far emergere, soprattutto nei piccoli centri rimane uno dei settori dove maggiore è stata l’azione di contrasto, con 12 persone arrestate e 27 persone sono state deferite alla magistratura; di queste ultime quattro sono state denunciate per il nuovo reato di “revenge porn” ed altre quattro per il delitto di violenza sessuale su minori.
Violenza di genere e droga. Sono i due settori dove maggiore è l’impegno di donne e uomini della Polizia, sia sulla prevenzione, che in questi casi si accompagna a vere e proprie attività educative, che sulla repressione. Sulla droga negli ultimi mesi sono state sono state arrestate 13 persone, denunciate in stato di libertà 34 e sottoposte a sanzione amministrativa 7; sono state inoltre sequestrate 600 piante di canapa indiana, oltre 10 chili di marijuana, 150 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina e pastiglie di extasy. Non sono mancate complesse attività investigative, come quelle della Squadra Mobile che hanno portato alla scoperta e all’arresto della banda che la notte del Capodanno 2018 aveva fatto irruzione in un a gioielleria del centro commerciale asportando 250mila euro. Da segnalare infine le attività dei vari uffici, dalla divisione anticrimine, all’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, le Volanti, con 2000 servizi che hanno identificato 22000 persone, dalla Digos al reparto prevenzione crimine Sardegna, all’ufficio immigrazione, alla Polizia Stradale, alla Polfer, al Reparto Volo e alla Polizia Postale, che ha acquisito e sviluppato, per specifici reati del settore informatico, le indagini su 87 querele tra cui 32 per truffa, 16 per accesso abusivo ad un sistema telematico o informatico e 10 per indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.
Gli uffici della Questura hanno comunque tracciato un bilancio dell’attività dei dodici mesi trascorsi, ed il dato che emerge è quella di una diminuzione dei reati, in misura tutto sommato omogenea. La conferma dell’assenza di una forte criminalità organizzata e dei reati a essa connessi, del resto viene anche dalle periodiche classifiche basate sui dati statistici che vedono comunque la provincia in coda alla lista nazionale per quantità e qualità dei reati. Ciò non toglie che l’attività delle forze dell’ordine sia continua anche perché il divario tra reati scoperti e quelli compiuti è tale da mantenere elevata l’attenzione. Negli ultimi dodici mesi l’attività della Polizia di Stato si è esplicata in alcuni significativi dati. Sono state arrestate o sottoposte ad altra misura cautelare 67 persone, mentre 403 sono state quelle denunciate all’autorità giudiziaria.
La violenza di genere, difficile da far emergere, soprattutto nei piccoli centri rimane uno dei settori dove maggiore è stata l’azione di contrasto, con 12 persone arrestate e 27 persone sono state deferite alla magistratura; di queste ultime quattro sono state denunciate per il nuovo reato di “revenge porn” ed altre quattro per il delitto di violenza sessuale su minori.
Violenza di genere e droga. Sono i due settori dove maggiore è l’impegno di donne e uomini della Polizia, sia sulla prevenzione, che in questi casi si accompagna a vere e proprie attività educative, che sulla repressione. Sulla droga negli ultimi mesi sono state sono state arrestate 13 persone, denunciate in stato di libertà 34 e sottoposte a sanzione amministrativa 7; sono state inoltre sequestrate 600 piante di canapa indiana, oltre 10 chili di marijuana, 150 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina e pastiglie di extasy. Non sono mancate complesse attività investigative, come quelle della Squadra Mobile che hanno portato alla scoperta e all’arresto della banda che la notte del Capodanno 2018 aveva fatto irruzione in un a gioielleria del centro commerciale asportando 250mila euro. Da segnalare infine le attività dei vari uffici, dalla divisione anticrimine, all’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, le Volanti, con 2000 servizi che hanno identificato 22000 persone, dalla Digos al reparto prevenzione crimine Sardegna, all’ufficio immigrazione, alla Polizia Stradale, alla Polfer, al Reparto Volo e alla Polizia Postale, che ha acquisito e sviluppato, per specifici reati del settore informatico, le indagini su 87 querele tra cui 32 per truffa, 16 per accesso abusivo ad un sistema telematico o informatico e 10 per indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.