La Nuova Sardegna

Oristano

politica comunale 

C’è il bilancio da approvare, ma il Consiglio da casa è in forse

di Davide Pinna

ORISTANO. Fino alla settimana scorsa, la convocazione del Consiglio comunale per la discussione del bilancio di programmazione 2020-2022 sembrava imminente. Terminate le vacanze, però, non c’è ancora...

15 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Fino alla settimana scorsa, la convocazione del Consiglio comunale per la discussione del bilancio di programmazione 2020-2022 sembrava imminente. Terminate le vacanze, però, non c’è ancora una data per quando la seduta si terrà. «Il quadro delle indicazioni del governo è in continuo mutamento, anche per quel che riguarda le misure di sostegno, e questo ci obbliga a prenderci più tempo per valutare» spiega il presidente dell’assemblea, Antonio Franceschi.

D’altra parte lo svolgimento della riunione in formato telematico non è così semplice. L’applicazione individuata dagli uffici per lo svolgimento delle riunioni prevede, nel suo profilo gratuito, una durata massima per le riunioni di appena quaranta minuti, tempo insufficiente di fronte a un argomento così delicato come quello del bilancio comunale.

È chiaro che l’unica prospettiva possibile nel caso di un suo utilizzo sarebbe quella di un iter rapidissimo per il provvedimento: presentazione da parte dell’assessore al Bilancio Angelo Angioi, votazione a seguire e quindi chiusura dei lavori. Proprio su questo punto, però, si concentrano le perplessità della minoranza.

«È in corso un lavoro di mediazione fra i gruppi consiliari – spiega Antonio Franceschi – e al momento non c’è alcuna data fissata. Teoricamente il Consiglio potrebbe anche essere convocato per venerdì di questa settimana, ma al momento non posso fare alcuna previsione».

L’ostacolo, in realtà, sarebbe già sulla riunione dei capigruppo. «Non tutti i consiglieri hanno installato il programma per le videoconferenze – conferma Franceschi – inoltre il gruppo del Psd’Az ha chiesto di convocare la conferenza dei capigruppo in aula consiliare e non in remoto. Io non voglio ledere il pensiero di nessuno, ma non posso obbligare i consiglieri a venire in aula e molti pensano non sia il caso con questa situazione sanitaria».

Dal sindaco e dall’ufficio Bilancio era arrivata però la settimana scorsa la richiesta di discutere il documento finanziario al più presto: «Non appena si troverà l’accordo sullo svolgimento della conferenza dei capigruppo, discuteremo delle modalità di approvazione del bilancio. Un’ipotesi è quella di rinviare le discussioni e gli emendamenti a una successiva variazione».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative