Il museo didattico si prepara all’estate
A Genoni il Paleo-Archeo-centro non teme il calo di visitatori, soprattutto sardi
29 aprile 2020
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GENONI. Ancora tante incognite sulla ripartenza delle piccole realtà museali. Non si nasconde l’amarezza e la preoccupazione per l’andamento di una stagione che comunque risulta compromessa, ma la speranza per l’immediato futuro si concentra sulla possibilità di recuperare nei restanti mesi estivi, attraverso una riapertura in sicurezza. A Genoni, nella realtà del Paleo Archeo Centro, un museo-didattico unico in Sardegna, metà della struttura è dedicata alle attività didattiche e dotata di strumentazione scientifica per simulare il lavoro del paleontologo e archeologo a disposizione dei visitatori. In questi mesi il personale della Cooperativa Giunone che gestisce le strutture museali del paese non è stato collocato in cassa integrazione, continua a lavorare in modalità smart working da casa mettendo in campo nuovi prodotti come video tutorial, quiz interattivi e valutando nuove idee per organizzare la ripresa delle attività. Nell’alta stagione, che si concentra da Pasqua fino ad agosto, si lavora prevalentemente con le scuole. Ogni anno oltre 2 mila bambini partecipano alle attività del Parc e la didattica rappresenta appunto un terzo del fatturato. Ancora troppo presto per fare previsioni sull’imminente stagione turistica. Ma se anche ci dovesse essere un freno al turismo continentale, dettato da ragioni di sicurezza sanitaria, la stagione nel piccolo centro del Sarcidano si potrebbe comunque salvare perché sostanzialmente i visitatori nel 70 per cento dei casi sono ospiti regionali, anche se negli ultimi anni sono sempre più numerosi i turisti in vacanza nell’Isola che scelgono di ritagliarsi qualche giorno da trascorrere nel paese della Giara. «Possiamo garantire numeri ridotti e quindi gestire in sicurezza il flusso di visitatori, cosi come l’igienizzazione degli ambienti. Per quanto riguarda l’offerta nella formula “Famiglia” è possibile fruire in totale sicurezza dei servizi ed è possibile garantire il distanziamento tra gli ospiti appartenenti a nuclei familiari diversi», spiega Michele Zucca. L’incognita maggiore al momento riguarda i campi scuola estivi di archeologia e paleontologia, attività che vengono programmate con largo anticipo e che vanno subito in sold-out perché risultano essere le esperienze formative di maggior gradimento tra i più piccoli. «Per le attività estive con i bambini non possiamo sbilanciarci perché si attendono indicazioni che ancora non abbiamo», dice Zucca.
Ivana Fulghesu
Ivana Fulghesu