La Nuova Sardegna

Oristano

«Bar e locali, troppi assembramenti»

di Michela Cuccu
«Bar e locali, troppi assembramenti»

L’Adiconsum richiama le regole su distanziamento sociale e precauzioni, ma non tutti le stanno rispettando

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ORISTANO. «Gli esercenti facciano rispettare le regole di contrasto al virus: impongano l'utilizzo di mascherina e guanti per chi entra nei propri locali e facciano di tutto perché davanti agli ingressi non ci siano assembramenti».

Questa volta non è il sindaco a ricordare che “vivere” in Fase 2 non significa che tutto sia già ritornato come prima.

Arriva invece dall'Adiconsum il richiamo alla massima prudenza nei comportamenti e al rispetto delle norme igieniche e del distanziamento sociale.

Per la precisione è il segretario regionale dell'associazione dei consumatori, Giorgio Vargiu, a invitare tutti alla massima cautela.

«Già da qualche giorno si nota in città un certo rilassamento: ragazzi che "fanno cricca" sotto i portici di piazza Roma, magari attorno al tavolino di un bar non si sa se lasciato imprudentemente proprio vicino all'ingresso, nonostante le ordinanze consentano solo il servizio da asporto e non di certo la consumazione davanti al locale».

Vargiu non nasconde la propria preoccupazione. «In città il clima è di sollievo se non di comprensibile euforia, del tutto ingiustificati per il semplice motivo che l'allentamento delle precauzioni rischia di mandare a monte i sacrifici di due lunghi mesi di lock-down: adesso siamo speranzosi ma non al sicuro e se dovessero riprendere i contagi, si ritornerà a chiudere tutto e se la nostra economia è uscita con le ossa rotte da questa fase, sicuramente non sarà in grado di sopportare un nuovo periodo di dure restrizioni».

Certo, da lunedì le cose dovrebbero cambiare, con bar e ristoranti che potranno riprendere ad accogliere clienti e non solo per il rapido istante del take away e già dall'altra sera anche i negozi hanno risollevato le serrande.

L'immagine è quella di una città riprende a vivere, anche se servono ancora molte cautele. «Se la maggioranza di noi non si è ammalata, se si è riusciti a contenere l'epidemia è solo grazie allo sforzo di tutti nell'aver rispettato il distanziamento sociale – dice Vargiu – contro questo nuovo coronavirus non ci sono cure e nemmeno vaccini. L'unica arma che abbiamo è la nostra prudenza. Per questo mi rivolgo principalmente ai titolari e gestori delle attività commerciali a vigilare costantemente il rispetto delle prescrizioni sanitarie all'interno e nelle vicinanze dei loro esercizi: nessuno ha interesse a ritornare ai giorni bui che ci siamo appena lasciati alle spalle».

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