La Nuova Sardegna

Oristano

la procura indaga 

Trattamento dei rifiuti, la parola passa al perito

ORISTANO. Il 9 settembre si va in aula per l’affidamento dell’incarico al perito che dovrà certificare se c’è stata o meno violazione nel momento in cui il Consorzio Industriale ha acquisito l’impiant...

17 maggio 2020
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ORISTANO. Il 9 settembre si va in aula per l’affidamento dell’incarico al perito che dovrà certificare se c’è stata o meno violazione nel momento in cui il Consorzio Industriale ha acquisito l’impianto per il trattamento di rifiuti di Masangionis dalla Intercantieri Vittadello. La mossa dal pubblico ministero Andrea Chelo era stata annunciata assieme agli avvisi di garanzia per gli indagati, ovvero l’intero consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale, che votò per l’acquisizione dell’impianto da parte dell’ente che è così subentrato al privato, e i tecnici che portarono avanti l’operazione.

Sotto inchiesta ci sono Salvatore Daga e Marcello Siddu, rispettivamente responsabile unico del procedimento e direttore del Cipor, difesi entrambi dall’avvocato Franco Luigi Satta; Claudio Atzori, all’epoca presidente del Cipor, difeso dall’avvocato Giuseppe Corronca; Marcello Caria, vicepresidente, difeso dall’avvocato Carlo Figus; Giuseppe Giarrusso e l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas, entrambi consiglieri, e difesi rispettivamente dagli avvocati Christian Stara e Marcello Sequi.

L’accusa sostiene che il rimborso pagato alla Vittadello sia superiore rispetto alle quotazioni previste dalla legge per operazioni del genere. La cifra certa è che il Consorzio ha acquisito la struttura pagando 14 milioni e mezzo, mentre per l’accusa avrebbe potuto sbrigare la faccenda con una cifra molto inferiore, forse meno della metà.

È su questo aspetto che si concentrerà il perito chiamato alla verifica attraverso le indicazioni date dalla legge del 2006 che si occupa per l’appunto di questi ambiti. D’altro canto, gli indagati hanno dalla loro i dati che certificano la bontà dell’operazione che ha consentito al Consorzio di incamerare importanti risorse che, in caso di gestione della Vittadello, sarebbero finite nelle casse dell’impresa.

Enrico Carta

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