La Nuova Sardegna

Oristano

Imprese lasciate nel limbo, class action per avere voce

di Michela Cuccu
Imprese lasciate nel limbo, class action per avere voce

Sono oltre 400 e da tre anni non possono iscriversi alla Camera di Commercio Inps e Inail le stanno riclassificando come industriali, con costi fissi maggiori

26 maggio 2020
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ORISTANO. Potrebbe sfociare in una class action, l'incredibile situazione delle oltre 400 imprese artigiane nate nel corso degli ultimi tre anni in provincia che aspettano di essere riconosciute come tali.

Chiedono di essere iscritte all'Albo delle imprese artigiane, come sarebbe loro diritto, ma non ci riescono. La Camera di commercio di Oristano in questi tre anni non ha potuto farlo perché, decise di non aderire alle convenzioni (ormai scadute) stipulate con le altre Camere di Commercio, rese necessarie a seguito di una legge regionale varata nel 2016 che ha soppresso le Commissioni regionali e per l'Artigianato e l'Albo delle imprese artigiane. Lo stanziamento regionale riservato all’ente camerale oristanese per creare l’apposita struttura che avrebbe dovuto provvedere alle iscrizioni all’Albo, era infatti di 40 mila euro, cifra che non avrebbe mai potuto coprire le spese (calcolate in 180 mila euro), così, dopo aver sentito i revisori dei conti, la Giunta decise di non aderire.

Nel frattempo le imprese sono state comunque registrate, in attesa di iscrizione. In tutto questo tempo i titolari non hanno potuto versare i contributi all’Inps che inevitabilmente, chiederà gli arretrati ma non quelli previsti per le imprese artigiane, bensì per le industrie, con cifre più alte. Sulla questione, tre consiglieri di Forza Italia (primo firmatario Emanuele Cera e i colleghi Angelo Cocciu e Giuseppe Talanas) intervengono per far si che venga riconosciuto il diritto alle imprese artigiane di poter accedere alle iscrizioni all’apposito Albo. «Nel 2020 la situazione è peggiorata – spiega Cera – perché nel frattempo anche le tre convenzioni stipulate con le altre Camere di Commercio della Sardegna sono scadute alla fine di dicembre, di conseguenza alla mancata attivazione dell’apposito Albo della Provincia di Oristano, adesso è venuta meno anche la regolare prosecuzione della tenuta dell’Albo nelle altre province della Sardegna».

Cera critica l’operato dell’assessorato regionale all’Artigianato. «Non è pensabile che si vada avanti con questa incertezza amministrativa», dice. Poi denuncia: «La sede provinciale Inps, in carenza di conferma delle iscrizioni all'Albo sta provvedendo alla variazione di inquadramento delle posizioni negando il riconoscimento della qualifica di artigiano e sta riclassificando tutte le aziende nel settore industria con notevoli aggravi di costi per le imprese. Analogamente – prosegue Cera – anche la sede territoriale dell'Inail sta applicando ai titolari delle imprese i coefficienti assicurativi dei lavoratori dipendenti, complicando inoltre la possibilità di maturare qualifiche e requisiti professionali». La mozione punta a impegnare l'Assessorato a stanziare un contributo a fondo perduto, pari all'importo dei contributi previdenziali arretrati e dei relativi interessi e sanzioni, eventualmente richiesti dall'Inps, a far data dalla domanda di iscrizione all'Albo Artigiani, quale risarcimento per il mancato riconoscimento della qualifica di impresa artigiana per titolari e soci e coadiuvanti».

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