La Nuova Sardegna

Oristano

Vigilanza e pericolo crolli «Sarà un’estate difficile»

di Piero Marongiu
Vigilanza e pericolo crolli «Sarà un’estate difficile»

San Vero Milis, il sindaco attende le direttive per gestire i 24 chilometri di costa La prossima settimana partono i lavori per salvare la falesia di S’Arena Scoada

27 maggio 2020
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SAN VERO MILIS. Circa 26 chilometri di costa da gestire, lungo i quali insistono alcune tra le spiagge più belle e frequentate dell’Oristanese, ma che, per far partire la stagione attendono le direttive della Regione. L’incontro tra gli amministratori sardi, un centinaio di sindaci o loro rappresentanti, e l’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, avvenuto qualche giorno fa in videoconferenza, non ha ancora prodotto le linee guida che dovrebbero normare l’accesso alle spiagge libere, lasciando, almeno per ora, sulle spalle dei primi cittadini la responsabilità della gestione dei litorali marini.

«Personalmente mi atterrò scrupolosamente alle direttive contenute nei decreti governativi e nelle ordinanze regionali, nelle quali, dove le disposizioni non si possono rispettare, non è scritto che le responsabilità sulla gestione dei litorali e delle spiagge ricadono sui sindaci – sottolinea il primo cittadino, Luigi Tedeschi –. All’assessore abbiamo spiegato quali sono le nostre perplessità. Ha ascoltato e risposto che ne avrebbe tenuto conto».

Sono perplessità che toccano diversi aspetti dei territori, ognuno dei quali, è stato evidenziato, ha le proprie caratteristiche e peculiarità. Aspetto questo di cui non si può non tenere conto pur essendo le linee guida, in generale, comuni a tutti. Uno di questi riguarda l’adozione della segnaletica, la campagna di comunicazione sui comportamenti da tenere in spiaggia e in acqua e il distanziamento fisico da rispettare. «Per evitare il sovraffollamento di alcune spiagge – prosegue –, stiamo valutando sia l’aumento del numero dei parcheggi che l’impiego dei volontari per sensibilizzare gli utenti al rispetto delle regole. A questo proposito, nei prossimi giorni, la questione sarà discussa all’interno del Centro operativo comunale. Le amministrazioni, compresa la nostra, non dispongono delle risorse finanziare per mettere a punto una macchina organizzativa complessa, come quella prevista dalle norme anti Covid. E la Regione lo sa bene. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, che ci diano però gli strumenti necessari per garantire la sicurezza di tutti».

Al momento non si sa neppure quando partirà il servizio di salvamento a mare. Le domande per i finanziamenti devono essere inoltrate entro il 31 maggio, tra quattro giorni. La prossima settimana, inoltre, inizieranno i lavori per il consolidamento della falesia a rischio crollo nel tratto di S’arena scoada: poco meno di un chilometro di costa che sarà interdetta al transito, alla sosta e alla balneazione. A settembre, invece, a essere interessato allo stesso tipo di intervento sarà il litorale di Su Pallosu. Insomma, tra emergenza sanitaria, linee guida che ancora mancano, la stagione estiva alle porte si presenta con i soliti problemi, accentuati dal coronavirus. E come sempre quelli che rischiano maggiormente sono gli operatori commerciali, che i turisti potrebbero non vederli.

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