La Nuova Sardegna

Oristano

i commercianti 

«Un’occasione da non perdere, o così o rischiamo di chiudere»

di Eleonora Caddeo

ORISTANO. Tavolini e sedie al posto di auto parcheggiate, e tante persone, almeno negli auspici, a passeggio per le vie del centro al posto del traffico. La ricetta per la ripartenza, ossia la...

07 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Tavolini e sedie al posto di auto parcheggiate, e tante persone, almeno negli auspici, a passeggio per le vie del centro al posto del traffico. La ricetta per la ripartenza, ossia la chiusura sperimentale del centro storico nei week end dalle 20 alle 2 del mattino sta per vivere un passaggio fondamentale. Da progetto sulla carta, discusso non senza polemiche con commercianti e residenti del centro storico, a qualcosa di concreto. L’idea, da verificare sul campo, piace ai titolari di partite Iva, proprietari di bar, ristoranti e pizzerie che vedono in questo assaggio settimanale di notti bianche un’opportunità e uno strumento di riscatto dopo la chiusura forzata di due mesi e la diminuzione della capacità lavorativa.

«L’iniziativa è ottima - spiega Maurizio Firinu, titolare del ristorante e pizzeria Cocco & Dessì, in via Tirso –. Quando si propongono progetti per valorizzare la città, promuovere il centro e le attività, ovviamente con un occhio di riguardo per i residenti, è sempre un bene. Da anni sono un sostenitore del centro storico pedonale. Una chiusura graduale, che tenga conto delle necessità dei residenti e che sia un progetto di lungo respiro, porterebbe benefici a tutti».

In questo momento c’è una priorità: essere solidali. «Due mesi di chiusura hanno tagliato le gambe a tanti – prosegue Firinu –. La chiusura notturna al traffco nei fine settimana è un’opportunità e se non la si coglie si rischia di mettere in ginocchio attività, famiglie e tutto un comparto lavorativo. Guardiamo oltre la nostra famiglia e diamoci una mano a vicenda. La ripartenza me la aspettavo tosta, invece è tostissima. Ci si scontra con un lavoro a mezzo regime, con la diffidenza delle persone e le poche risorse economiche che rendono l’uscita per mangiare quasi un lusso».

«Da questa iniziativa mi aspetto un notevole incremento delle presenze in centro – sottolinea Marcello Piacentini, titolare del bar Aroma Cafè, in piazza Roma – che potranno beneficiare di tanti servizi. Se aderiamo tutti, è come se ci fosse una piccola notte bianca tutti i fine settimana». Il progetto impone anche una riorganizzazione del lavoro, come spiega: «Dovremo rivedere l’organico, ancora in cassa integrazione, riorganizzare l’assetto lavorativo per fornire il miglior servizio. La ripartenza è lenta, ma le persone non vedono l’ora di tornare alla normalità. Nel mio piccolo ci sto già provando con l’iniziativa “A un metro dal cuore”, una cena a tema che prima organizzavo con 40 posti. Ora sono solo 18, ma significativi di una volontà di rinascere».

In Primo Piano
I controlli

In gita da Sassari a Nuoro senza assicurazione: nei guai il conducente di un pullman pieno di studenti

Le nostre iniziative