La Nuova Sardegna

Oristano

«L’Ardia ha bisogno di regole chiare»

di Maria Antonietta Cossu
«L’Ardia ha bisogno di regole chiare»

Sedilo, appello del sindaco Pes: la responsabilità non può ricadere sempre sulle spalle di chi rappresenta le comunità

08 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SEDILO. A pochi giorni dalla cancellazione dell’Ardia 2020 riprende vigore il confronto su ruoli e responsabilità e viene rilanciato un appello alla politica regionale perché intervenga nella regolamentazione delle manifestazioni religiose e identitarie definendo ruoli, funzioni, competenze e responsabilità. Il sindaco di Sedilo Salvatore Pes, sostiene la necessità di regolare gli eventi pubblici di grande rilevanza storica e culturale visto che il rafforzamento delle norme sulla sicurezza è stato percepito come un elemento in antitesi con la tradizione o in grado di minarne l'essenza.

«È giusto che la politica, quella regionale in primis, si faccia carico del problema. In molti casi le decisioni e le scelte competono alle autorità religiose. È così a Sedilo e in altre realtà. Io non chiedo di individuare altri responsabili, dico che è ora che qualcosa si inizi a delineare perché eventi così sentiti dalle nostre comunità, e anche con ricadute economiche importanti, meritano maggiore attenzione e tutela da parte delle istituzioni», afferma il primo cittadino chiarendo meglio lo spirito dell'iniziativa. «Le manifestazioni identitarie vanno normate senza cercare agnelli sacrificali», spiega Pes che vuole chiarezza su un aspetto ancora molto controverso come la sicurezza e le annesse responsabilità giuridiche e penali. Di fatto queste ricadono sull'istituzione civica e su chi la rappresenta. Non è un caso, peraltro, se in due delle ultime tre edizioni della corsa equestre il sindaco ha dovuto ricoprire la funzione di responsabile della sicurezza dell’Ardia dato che nessun professionista esterno aveva voluto farsene carico. Le regole sempre più stringenti sulla salvaguardia dell'incolumità delle persone e sulla tutela degli animali hanno quindi imposto la necessità di definire e disciplinare una manifestazione peculiare, complessa e unica regolata da norme di carattere generale.

La questione così rimbalza ai piani alti della politica, sebbene per vie ufficiose. «L'anno scorso ho proposto una bozza di legge sulla quale avviare un ragionamento con gli esponenti del consiglio regionale, ma poi è scoppiata la pandemia e sono sopraggiunte ben altre priorità», ricorda Salvatore Pes. Il primo cittadino è poi entrato nel merito del dibattito che oppone favorevoli e contrari alla cancellazione dell'Ardia. «È stata una scelta dolorosa per tutti ma in particolare per don Mongili, che l'ha dovuta prendere. Tuttavia non è dipesa da lui: il parroco si è attenuto alle leggi. La speranza di organizzare la manifestazione c'è sempre e penso che dovremmo essere preparati a svolgerla nel caso in cui le condizioni e le norme cambino».

Video

Raggiunto l'accordo per la Giunta, Alessandra Todde: «I nomi degli assessori subito dopo Pasqua»

Le nostre iniziative