La Nuova Sardegna

Oristano

Alberghi tutti operativi nell'Oristanese, e arrivano i primi turisti

di Michela Cuccu
Alberghi tutti operativi nell'Oristanese, e arrivano i primi turisti

Entro la prossima settimana riapriranno tutte le strutture della provincia. Gli operatori non sono pessimisti per la stagione, temono solo il caro trasporti

23 giugno 2020
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ORISTANO. La ripresa è lenta ma continua. Negli alberghi sia di città che sulla costa, si rincomincia da dove si era lasciato. Sono ancora poche le strutture ricettive che hanno già riaperto i battenti, la maggioranza, lo farà entro la prima settimana di luglio, naturalmente augurandosi, malgrado le tante disdette sulle prenotazioni a causa del lockdown, di poter avere comunque tanti ospiti.

Riapertura che ovviamente è stata eseguita con estrema attenzione al rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. «In realtà noi siamo avvantaggiati dall’avere tanto spazio a disposizione, sia all’aperto che al coperto, insomma, per noi non sarà affatto complicato garantire agli ospiti le distanze di sicurezza», dice Betty Hardsen, consulente commerciale dell’Horse Country di Arborea, struttura che riaprirà i battenti il tre luglio. «Partiremo bene, già con una comitiva e con le prenotazioni per i fine settimana – prosegue – speriamo di continuare dato che l’emergenza sanitaria ci ha fatto rinunciare a tanti mesi di lavoro, ad esempio ai congressi che ancora non si possono fare». A Torre Grande, nel frattempo, ha già riaperto i battenti l’hotel “Lido Beach” «I primi clienti ci sono, speriamo continuino ad arrivare e prenotare», spiega Ermanno Incani, responsabile commerciale del gruppo che, comprende, fra gli altri, anche il Gran Torre e il Rafael, la cui apertura è prevista a luglio.

«Ripartire è indispensabile e noi siamo ottimisti, confidando in tanti ospiti e prenotazioni per i prossimi due mesi. Del resto, la gente ha voglia di stare all’aperto, di una vacanza sicura che è quello che sappiamo garantire». Spostandosi un po’ più a Nord, nella costa di San Vero Milis, sono ancora tanti gli alberghi che apriranno soltanto a luglio. È il caso dell’hotel Da Cesare. La titolare, Elena Dessì conferma che «rispetto al passato siamo in ritardo sull’apertura ma non vogliamo rinunciare a questa estate che, sebbene diversa e fra mille incognite, sarà comunque dedicata al turismo». Spiega che, malgrado tutto, stanno già arrivando le prenotazioni dall’estero. «Dalla Svizzera, ad esempio – dice – confidiamo molto nella ripresa dei collegamenti , non solo internazionali, ovviamente. Abbiamo molte prospettive – aggiunge – per il mese di settembre». In città, il Mistral 2 che per tutta la durata del lockdown era rimasto chiuso, a luglio riaprirà i battenti. La titolare, Rossella Sanna, spiega che la scelta aziendale è stata quella di mantenere aperto uno solo dei due alberghi di città, il Mistral 1. «Adesso però c’è da affrontare la stagione estiva e confidiamo molto che i turisti scelgano anche quest’anno Oristano come meta di una vacanza», dice Sanna. «Ovviamente – aggiunge – non sarà facile aprire adesso, ma tener chiuso sarebbe stato anche peggio: il nostro è un lavoro che comporta anche dei rischi e ne dobbiamo tener conto».

La speranza per gli albergatori è comunque quella di riuscire a conquistare la fiducia dei turisti, non solo quelli locali e italiani ma anche gli stranieri, battendo soprattutto sul fatto che in Sardegna, fortunatamente, si è riusciti ad evitare la diffusione del Covid. Resta però il problema dei trasporti «ancora molto limitati, anche di numero e soprattutto, costosi», dicono gli albergatori che non nascondono la speranza di un intervento da parte della Regione per abbatterne i costi, per molti, davvero proibitivi.

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