La Nuova Sardegna

Oristano

Pineta isolata, molto difficile chiedere soccorso

Pineta isolata, molto difficile chiedere soccorso

NARBOLIA. Mentre Norbello piangeva la sua Stefania, a qualche chilometro di distanza da lì, nella villetta della tragedia nella pineta di Is Arenas, il tempo sembra essersi fermato alla sera di...

23 giugno 2020
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NARBOLIA. Mentre Norbello piangeva la sua Stefania, a qualche chilometro di distanza da lì, nella villetta della tragedia nella pineta di Is Arenas, il tempo sembra essersi fermato alla sera di sabato. Sembra però essere tutto ancora più chiaro rispetto al primo momento. Stefania Piras non è morta sul colpo, nonostante i gravissimi traumi alla testa in seguito alla caduta dal balcone al primo piano dove si era spezzata una trave (foto). Il vero problema è stato chiamare i soccorsi. I telefoni a Is Arenas sono isolati e anche per riuscire a fare una chiamata d’emergenza ci si è dovuti allontanare dal luogo dell’incidente che si trova all’interno della pineta dove ci sono diversi villaggi residenziali. Il fatto che non fosse possibile effettuare telefonate di emergenza ha inevitabilmente ritardato i soccorsi che sono stati allertati diversi minuti dopo che Stefania Piras era caduta. Sono stati i vicini di casa a cui il marito aveva chiesto aiuto a recarsi in un punto in cui fosse possibile chiamare il 118 e fare mettere in moto quanto prima l’ambulanza. Vista l’entità del trauma appare però improbabile che anche una corsa più tempestiva verso l’ospedale avrebbe potuto risolvere qualcosa. Stefania Piras è morta durante il trasporto in ospedale, ma a parte qualche piccolo istante immediatamente dopo la caduta da un altezza di circa tre metri, il suo corpo non aveva più dato segni di reazione. Determinanti sono state le fratture alla scatola cranica.

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