La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, i vandali colpiscono l’auto della comandante dei vigili

Cabras, i vandali colpiscono l’auto della comandante dei vigili

CABRAS. Ha destato incredulità e sconcerto, l’atto vandalico commesso l’altro giorno in pieno centro. Qualcuno ha rovesciato dell’olio per freni sopra la carrozzeria dell’auto della comandante della...

01 luglio 2020
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CABRAS. Ha destato incredulità e sconcerto, l’atto vandalico commesso l’altro giorno in pieno centro. Qualcuno ha rovesciato dell’olio per freni sopra la carrozzeria dell’auto della comandante della polizia locale, Barbara Poddi. La vettura, una Panda, era parcheggiata nei pressi della sede del Comando della Polizia municipale. L’autore del gesto, voleva provocare un danno, dato che l’olio ha corroso la carrozzeria della vettura.

I carabinieri della stazione del centro lagunare hanno avviato le indagini per individuare il responsabile di un gesto le cui motivazioni non sono ancora chiare. Tante infatti le ipotesi, compresa quella della ritorsione per motivi legati al lavoro di Barbara Poddi che proprio di recente aveva ricevuto insulti attraverso i social.

Alla comandante dei vigili urbani è stata espressa solidarietà da parte del circolo del Partito democratico di Cabras e dai componenti del gruppo consiliare Cabras popolare progressista.

Attraverso una nota congiunta, il segretario del circolo, Salvatore Madau e la consigliera comunale Alessandra Lochi, hanno condannano l’attentato: «Un vile atto intimidatorio giunto al culmine di una escalation di violenza verbale sui social network e che, già nei giorni scorsi, il Pd aveva stigmatizzato», si legge. La nota non si limita a dichiarare vicinanza e solidarietà nei confronti della comandante, ma è anche una esortazione alle istituzioni. «La violenza e la ritorsione siano concetti estranei alla cultura e alla civiltà della popolazione lagunare e della sua storia – si legge ancora – Pertanto, rivolgiamo un accorato invito, alle istituzioni locali e a tutti i cittadini di Cabras, che non si riconoscono in queste condotte di chiaro stampo delinquenziale, affinché venga posto un argine a tali condotte e siano isolati quanti si siano macchiati di azioni di tale gravità». (m.c.)

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