La Nuova Sardegna

Oristano

la protesta 

C’è un cantiere vicino, no ai tavolini all’aperto per il ristorante

C’è un cantiere vicino, no ai tavolini all’aperto per il ristorante

ORISTANO. «Senza i tavolini fuori a dicembre dovremo chiudere. Sono gli incassi estivi che ci permettono di superare l'inverno». Giorgio Usai, titolare di Kena, locale di cucina tipica in via...

04 luglio 2020
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ORISTANO. «Senza i tavolini fuori a dicembre dovremo chiudere. Sono gli incassi estivi che ci permettono di superare l'inverno». Giorgio Usai, titolare di Kena, locale di cucina tipica in via Mazzini, è realista quanto furibondo: dopo due mesi e mezzo di chiusura per il lockdown, un provvedimento di ritiro temporaneo della concessione del suolo pubblico rischia di dare la mazzata finale alla sua attività.

Dal 16 giugno ha dovuto interrompere il servizio esterno. Il motivo non è di facile comprensione: vicino all'area occupata dal locale è stato aperto il cantiere per il rifacimento della vecchia Banca di Sassari. Gli uffici comunali sostengono con fermezza che il ponteggio crei problemi di sicurezza.

«Il marciapiede in quel tratto però è molto largo e in passato più di una volta i tavolini hanno convissuto tranquillamente affianco ai cantieri in altre parti della città. Io voglio solo poter continuare a fare il mio lavoro» afferma Usai.

Anche perché gli operai alle 17 smontano, quindi almeno per l'orario serale sarebbe possibile consentire l'utilizzo dei tavolini.

Niente da fare però: l'interdizione dell'ufficio competente suolo pubblico è totale: nessuno spostamento poco più in là, nessuna concessione degli stalli di parcheggio.

Quanto debba durare la sospensione non è dato saperlo, dato che sul cartello del cantiere non compare alcuna data di fine lavori. Gli appelli alla giunta, che pure ha fatto dell'estensione del suolo pubblico una delle misure principali nella ripresa post Covid, non hanno portato risultati: «Intanto il tempo passa e noi continuiamo a perdere incassi».

Davide Pinna

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