Maltrattamenti, sentenza a settembre
ORISTANO. È attesa per il prossimo 14 settembre, la sentenza della giudice Elisa Marras che deve decidere su un grave caso di maltrattamenti in famiglia avvenuto in un centro della Marmilla. L’imputat...
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ORISTANO. È attesa per il prossimo 14 settembre, la sentenza della giudice Elisa Marras che deve decidere su un grave caso di maltrattamenti in famiglia avvenuto in un centro della Marmilla. L’imputato è un padre che per due lunghi anni avrebbe tenuto rinchiusi in casa la moglie e il figlio gravemente disabile, Nei suoi confronti il pubblico ministero, Daniela Caddeo si era già espressa nella precedente udienza, chiedendo la condanna a quattro ani di carcere. Ieri hanno invece parlato la parte civile, rappresentata dall’avvocato Roberto Martani che si è uniformato alle richieste dell’acusa e l’avvocato difensore che invece, ha chiesto l’assoluzione del suo assistito. Secondo l’avvocata Maria Giuseppa Scanu, non sarebbe vero che madre e figlio fossero stati rinchiusi in una casa di campagna, senza energia elettrica e acqua, tanto da esser costretti a conservare l’acqua usata per lavare i piatti per utilizzarla nel water al posto dello sciacquone. Alla donna era stata anche negata la possibilità di avere un telefonino e le chiavi di casa. Una vita dura, senza contatti con l’esterno tanto che in paese nessuno li aveva più visti neppure per andare a fare la spesa. Nel frattempo al bambino venne persino impedito di andare a scuola e quando le insegnanti, preoccupate dalla lunghissima assenza, chiesero al padre cosa fosse accaduto, lui si sarebbe giustificato inventando una gravissima malattia della moglie, che invece, era perfettamente sana.(m.c.)