La Nuova Sardegna

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La rete dei piccoli borghi a Sorradile sogna la «Primavera dei paesi»

Sorradile
Sorradile

L'associazione Borghi autentici d'Italia riunita sulla riva del lago Omodeo propone il laboratorio di idee per la ripartenza

19 luglio 2020
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SORRADILE. Il Bai Sardegna rilancia la rete dei piccoli borghi eleggendola a laboratorio di idee per la ripartenza. Il percorso è stato tracciato nella conferenza dell’associazione dei borghi autentici d’Italia che si è tenuta venerdì in riva all’Omodeo, nel territorio di Sorradile. Il tema ha riunito una delegazione Bai Sardegna, una rappresentanza della politica regionale e gli amministratori locali di diverse aree dell’interno. Ognuno ha proposto la propria ricetta, ma tutti hanno convenuto sul fatto che la rinascita delle Lilliput sarde sia legata a doppia mandata al funzionamento dei servizi essenziali, a una sanità più capillare e a maggiori infrastrutture, anche tecnologica.

Si rende necessario dare vita a una vera «Primavera dei paesi», come il vice presidente Anci, Salvatore Masia, ha definito il modello di crescita che mette al centro le piccole realtà locali ripensandone l’urbanistica e l’assistenza sanitaria. Concetto ripreso dal delegato del Bai Sardegna, Gianbattista Ledda e ribadito dal sindaco di Sorradile, Pietro Arca, che presenterà un canovaccio di proposte alla politica nazionale e regionale.

Queste le priorità indicate da Arca: riprogrammare i fondi di coesione comunitaria, avviare un piano di prevenzione del dissesto idrogeologico nei piccoli comuni e nelle aree rurali, differenziare i sistemi fiscali per favorire investimenti pubblici e privati, garantire condizioni di sostenibilità economica alle imprese, promuovere la formazione dei giovani nei settori primario, turistico e artigianale e garantire i servizi essenziali, medicina, istruzione e trasporti.

L’omologo di Nughedu Santa Vittoria e consigliere regionale, Francesco Mura, ha sostenuto la necessità di ripensare la Sardegna come un «prodotto multiplo», formato da coste, zone interne, città e paesi, e ha auspicato una rivoluzione culturale che riconosca l’esistenza dei piccoli paesi. Il collega Diego Loi ha richiamato l’attuazione della legge 29 ai fini del rilancio dei paesi, mentre il curatore della Guida “Sardegna, 50 borghi da scoprire” Antonio Maccioni, ha rivendicato il ruolo della letteratura nel creare relazioni e nel promuovere l’immagine delle realtà locali.

Il sindaco di Masullas e rappresentante Bai, Mansueto Siuni, ha ricordato che l’associazione sta sollecitando l’attivazione della rete dei borghi caratteristici della Sardegna e che sarà presentata la proposta di uno stanziamento di risorse atte a favorire interventi di rigenerazione urbana, una maggiore accessibilità tecnologica, politiche più incisive su trasporti, scuola e sanità.

Maria Antonietta Cossu

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