La Nuova Sardegna

Oristano

Ales, la chiesa aiuta le partite Iva con un fondo di solidarietà

Michela Cuccu
Ales, la chiesa aiuta le partite Iva con un fondo di solidarietà

La diocesi di Ales-Terralba ha stanziato 250mila euro per aiutare le aziende del territorio in ginocchio a causa della emergenza pandemia

28 luglio 2020
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ALES. La Chiesa va in soccorso del commercio e dell’imprenditoria. La diocesi di Ales-Terralba ha stanziato 250mila euro per aiutare le aziende del territorio messe in ginocchio a causa della pandemia. Si tratta di un fondo, sotto l’egida di San Giuseppe Lavoratore, costituito con il contributo dell’8x Mille ordinario e con altre quote diocesane, destinato alle micro e piccole imprese e ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva che hanno chiuso l’attività o l’hanno ridotta in maniera considerevole durante i mesi di chiusura. Le imprese che superano la crisi potranno restituire l’aiuto sotto forma di beni e servizi a persone in stato di disagio.

«La diocesi ha deciso di dare un segno importante di vicinanza al tessuto economico locale alla luce anche dell’incremento delle richieste di aiuto e di sostegno pervenute alla Caritas diocesana e ai centri d’ascolto delle Caritas parrocchiali e di Unità pastorale, da parte di tanti singoli e famiglie che fino a ieri vivevano dignitosamente», spiega la diocesi.

La richiesta di contributo a fondo perduto che potrà servire per il pagamento di fatture o altre spese urgenti per l’azienda sarà valutata da un comitato tecnico composto da sacerdoti, laici e religiose nominato dal vescovo della diocesi e arcivescovo di Oristano, padre Roberto Carboni. Il fondo è gestito dalla Caritas, organismo pastorale per la promozione della testimonianza della carità. Sono molteplici gli obbiettivi di questa iniziativa, come «la creazione di uno spirito di solidarietà. La Caritas chiede ai beneficiari, liberamente e senza obblighi, di attuare iniziative per restituire in beni e servizi a persone in stato di disagio, quanto ricevuto». Misura ed entità di questa buona pratica sono lasciate all’iniziativa dei beneficiari. «Ci auguriamo che mettendo in circolo un po’ di liquidità, si ristabilisca la fiducia tra gli imprenditori, si stimolino nuove idee, si dia forza a chi è debole e si instauri un circolo virtuoso di mutuo aiuto», afferma il direttore della Caritas diocesana, don Marco Statzu. Le domande vanno presentate entro il 31 agosto. Modulo e informazioni sono a disposizione nel sito internet diocesano https://www.diocesialesterralba.va.it

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