La Nuova Sardegna

ORISTANO. Arriva in estate, un momento in cui l’emergenza sangue è quasi una costante. Forse servirà anche un momento simbolico come l’intitolazione di un parco pubblico a richiamare l’attenzione sul problema delle donazioni di sangue che, quest’anno, hanno dovuto subire anche il rallentamento dovuto alla serrata per motivi sanitari. Da ieri sera, un angolo importante di città, è intitolato proprio ai donatori di sangue. La recente delibera della giusta comunale, ha dato il la all’iniziativa che era stata caldeggiata dalla sezione dell’Avis.

Davanti al presidente dell’associazione dei donatori, Franco Tola, e ad altri componenti l’assessora ai Servizi sociali Carmen Murru ha scoperto la targa predisposta dal Comune che reca la dicitura Giardino dei donatori di sangue nello spazio verde all’angolo tra via Messina e via Cagliari. L’Avis, come sempre, non è rimasta a guardare ma ha contribuito regalando al parco un’opera su pietra frutto dell’estro e del lavoro di uno scultore di Fordongianus che ha raffigurato proprio una persona nell’atto della donazione.

L’iniziativa arriva nel 61° anno dalla fondazione dell’Avis cittadina, che vide quale primo presidente il professor Giuliano Testa, che in quegli anni era medico all’ospedale San Martino. Quel gesto fece dell’Avis la prima associazione di volontariato mai costituita a Oristano e, in tutti questi anni, ha contribuito a combattere la carenza di sangue in ambito comunale e provinciale. Gli iscritti sono aumentati costantemente, anche se ultimamente, con l’invecchiamento della popolazione e il calo demografico di cui anche Oristano soffre, le difficoltà sono aumentate. Anche ieri è stato così lanciato l’appello ai cittadini che godono di buona salute affinché partecipino alla campagna di donazione.