La Nuova Sardegna

Oristano

Picco di positivi (+14), ma niente ricoveri

di Enrico Carta
Picco di positivi (+14), ma niente ricoveri

Casi legati a quelli del giudice di pace, del museo e di Santa Giusta. A Marrubiu e Palmas mascherine obbligatorie all’aperto

06 settembre 2020
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ORISTANO. In ordine sparso e ormai senza più un apparente filo che unisce i vari casi. Il contagio, fortunatamente senza conseguenze troppo serie per molti dei positivi visto che solo due sono in ospedale, invade un po’ tutta la provincia. Il dato della Regione dice che i nuovi positivi sono 14, ma la comunicazione arriva sempre un giorno dopo rispetto all’avviso che viene fatto ai sindaci e infatti la somma non torna. Diversi primi cittadini hanno infatti annunciato ieri altri casi che entreranno nel conteggio ufficiale solamente oggi o nei prossimi giorni.

Intanto ieri i sindaci e le autorità sanitarie hanno vissuto una giornata in prima linea, nel tentativo di arrivare in tempo ed evitare che le misure drastiche arrivino troppo tardi. Il primo passo l’ha fatto il sindaco di Marrubiu, Andrea Santucciu, che ha firmato un’ordinanza che impone l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto nel caso in cui le distanze non possano essere mantenute. La decisione arriva dopo l’ufficializzazione di altre tre positività di residenti e che non coinvolgono solo Marrubiu perché sono legate anche a uno dei casi che interessano il capoluogo, dove sono confermate le positività di tre dipendenti dell’ufficio del giudice di pace e di altre due persone che hanno avuto contatti diretti con dipendenti del museo Antiquarium arborense. A queste bisogna aggiungere quella comunicata dal sindaco di Nurachi, Renzo Ponti, che segue lo stesso filone di contagio. Si tratta di due persone che erano in isolamento già da una decina di giorni.

Resta alta l’allerta a Santa Giusta, dove il sindaco Antonello Figus, sta studiando a sua volta l’emissione di un’ordinanza che incrementi ulteriormente il livello di sicurezza. È un discorso che è in piedi anche a Oristano, dove il sindaco Andrea Lutzu, il suo vice Massimiliano Sanna e un componente dello staff sono stati sottoposti a tampone perché, seppure in maniera non ravvicinata, hanno avuto qualche contatto con i contagiati del museo.

Per il momento, la principale decisione del primo cittadino del capoluogo, che segue quella della chiusura del museo, della pinacoteca e del centro di documentazione della Sartiglia, riguarda gli spettacoli del Settembre Oristanese. Era tutto programmato perché trionfasse la sicurezza, tanto che gli spettacoli avevano come priorità quella del rispetto delle distanze, ma il picco di casi registrato in questi giorni ha consigliato la massima prudenza. E allora niente manifestazioni, così da evitare al minimo i rischi di contatti.

Il virus ha poi fatto il suo ingresso anche in numerosi paesi e zone che sinora erano rimaste al di fuori dei contagi. Nel Montiferru si registra un caso a Bonarcado e si stanno verificando eventuali contatti con la persona anche in altri paesi in cui ha rapporti per questioni familiari o di lavoro. Anche Baratili San Pietro si ritrova nell’elenco con un caso e uno in più viene segnalato da Cabras e da Tramatza. Situazione comunque meno preoccupante, ad esempio, di quella di Palmas Arborea, dove ai sei positivi annunciati due giorni fa dal primo cittadino Andrea Pisu Massa, se ne sono aggiunti altri tre ieri, tutti fortunatamente asintomatici. In serata il sindaco si è unito al suo collega di Marrubiu e ha imposto l’uso della mascherina anche all’aperto per tutto il giorno.

E poi c’è anche il lavoro costante dell’Assl che ha deciso di rafforzare le misure di prevenzione. Non è più uno solo, ma sono due i tendoni per effettuare i tamponi davanti al San Martino. La decisione presa dalla direttrice Valentina Marras ha lo scopo di accelerare le procedure di screening e rendere più chiaro il quadro generale dei contagi. Tutto ciò dovrebbe anche agevolare il tracciamento di eventuali positivi e quindi rallentare la diffusione del contagio che negli ultimi giorni ha avuto dimensioni mai raggiunte in provincia. Per qualche mese si è rimasti fermi a 65 casi, ieri il bollettino regionale segnava 102. Una crescita dovuta anche all’altissimo numero di test, misura che dovrebbe servire per limitare i contagi che hanno costretto il supermercato Maury’s alla chiusura per operazioni di sanificazione dopo l’accertamento di una positività di un dipendente.

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