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Flop del trenino verde tra le accuse gli operatori contro l’Arst

di Ivana Fulghesu
Flop del trenino verde tra le accuse gli operatori contro l’Arst

LACONI. Pochi passeggeri per il primo viaggio a noleggio del Trenino verde sulla tratta Mandas-Laconi. Domenica scorsa il mezzo semivuoto ha viaggiato deludendo le aspettative e lasciando la...

24 settembre 2020
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LACONI. Pochi passeggeri per il primo viaggio a noleggio del Trenino verde sulla tratta Mandas-Laconi. Domenica scorsa il mezzo semivuoto ha viaggiato deludendo le aspettative e lasciando la sensazione di uno schiaffo ai territori e agli operatori che negli ultimi anni hanno trasformato la linea moribonda in una risorsa. Eppure le premesse erano altre. La ripresa autunnale, soprattutto dopo i primi i risultati incoraggianti di settembre, lasciava ben sperare. Invece, contrariamente a quanto si auspicava, domenica scorsa il numero dei viaggiatori era inferiore di oltre un terzo rispetto all’ultimo viaggio in calendario e rispetto a quello scorso anno. Pochi viaggiatori, inoltre, hanno usufruito dei servizi nelle strutture, mentre fino a inizio settembre il trenino aveva garantito un numero costante e soddisfacente di clienti.

Questa situazione preoccupa gli operatori del territorio per il resto della stagione. «La scelta di Arst di affidare i treni a un noleggiatore privato che non è legato al territorio e che non si è relazionato con le sue realtà economiche, sta causando un grave danno economico alle nostre attività e al legame tra trenino e territorio», affermano una decina di operatori turistici e commerciali che spiegano, in una lettera inviata alla stessa Arst, agli Assessorati regionali dei Trasporti, Turismo, Artigianato e Commercio, la vicenda.

«Riteniamo particolarmente grave che il 23 giugno l’Arst abbia dapprima inviato ai Trenino Verde Point del territorio un calendario dove i viaggi autunnali erano indicati come “a calendario”, per poi stravolgere tutto senza alcuna comunicazione e affidando tutti i viaggi autunnali a un privato che non si era mai impegnato sulla linea precedentemente. Riteniamo altrettanto grave che l’Arst abbia noleggiato il trenino a un privato che non è Trenino Verde Point e non opera nemmeno nel settore turistico, bensì – sottolineano gli operatori – in quello della gestione dei rifiuti speciali, pubblicizzando, peraltro, i viaggi sul sito pubblico aziendale. Ci risulta, inoltre, che i noleggi siano stati concessi a prezzi estremamente scontati, a fronte dei ripetuti rifiuti dell’azienda di concedere treni a noleggio sulla linea ad alcuni Trenino Verde Point, a prezzo pieno, in anni recenti».

Da qui l'invito a rispettare il programma autunnale che suona quasi da ultimatum. «Chiediamo che l’Arst ripristini immediatamente i viaggi in calendario sulla linea Mandas-Laconi annunciati con la comunicazione del 23 giugno. Se questo verrà fatto, siamo disposti a dialogare con l’azienda per continuare un progetto esteso nel tempo, che massimizza il legame tra trenino e territorio e che va a vantaggio di una rete vasta di operatori, piuttosto che di un singolo. In caso contrario, provvederemo a prendere misure a tutela del nostro lavoro e dei nostri territori».

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